Cronaca

Per i dipendenti Farmacap continua la paura della privatizzazione

Tra arresti, chiusure, disdetta sociale e la costante paura della privatizzazione. Dipendenti Farmacap alle prese con la continuità.

La parola d’ordine per i dipendenti Farmacap e delle partecipate del Comune di Roma sembra sempre la stessa: paura della privatizzazione. Alla fine dell’amministrazione Marino non si contavano più le manifestazioni, i presidi, le interviste ai lavoratori e gli articoli che come parola chiave avevano privatizzazione.

Oggi, a sei mesi di Giunta Raggi, dopo i fasti più o meno discussi del capodanno, alle prese con assessori che non parlano, denunce da parte dei giornalisti, opinabile trasparenza, dimissioni e rimpasti c’è la costante delle manifestazioni e presidi delle Aziende partecipate. Tra questi Farmacap (parleremo a breve di Multiservizi) che ha tenuto banco durante l’era Alemanno e Marino e, in perfetta sintonia e continuità, continuo nell’epoca stellata di Virginia Raggi sindaco.

Il capodanno dei dipendenti Farmacap

Il 2016 si è chiuso con l’arresto di un altro farmacista sorpreso a rubare, la dismissioni di 10 presidi e la chiusura dell’asilo dell’Infernetto.

il 21 dicembre arrivano gli arresti domiciliari per un farmacista addetto ad una delle 46 farmacie comunali dell’azienda speciale capitolina, notificati inoltre un provvedimento di sospensione dall’attività per un’altra farmacista e 14 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti dipendenti dell’azienda pubblica. Sappiamo che un avviso di garanzia non indica un’accusa, ma sappiamo anche come è facile per taluni utilizzare questi dati per accusare di corruzione tutti i quasi 400 dipendenti dell’Azienda.

Con determina dirigenziale numero 2899 del 22 dicembre 2016, viene revocata la convenzione tra il nido gestito da Farmacap e il Comune di Roma, con conseguente chiusura entro il 1 gennaio 2017. Significa che tutti i bambini di quella struttura saranno dirottati verso altri asili, a sei mesi dalla chiusura degli istituti, distruggendo di fatto tutto il lavoro svolto durante l’inseriment0.

il 30 dicembre arriva anche la disdetta per 10 presidi e si legge: “… in considerazione della mancata approvazione del bilancio, non potrà darsi continuità alla sperimentazione attiva e in scadenza il 31 dicembre 2016”. Firmato Raffaella Modafferi e indirizzato al direttore generale di Farmacap Simona Laing e all’assessore alla Persona, Scuola e Comunità solidale Laura Baldassarre.

Giampaolo Rosato FILCAMS-CGILFarmacap. Assemblea/presidio per il 12 gennaio, dalle 8.30 alle 13.30 davanti all’assessorato alle politiche sociali e salute di Viale Manzoni 16.

Giampaolo Rosato ci aiuta a fare il punto della situazione, nell’intervista a fine pagina ripercorriamo i momenti più significativi della sofferenza e della paura che vivono quotidianamente i dipendenti Farmacap. In una nota degli RSA si legge a proposito della chiusura del nido di via Bossi 16.

“Un provvedimento incomprensibile e inaccettabile, che determina la chiusura del nido stesso, a metà anno scolastico, con il trasferimento dei bambini interessati in altre sedi e nel contempo (come per il mancato rinnovo del contratto per i servizi sociali), nessuna garanzia sul futuro occupazionale delle lavoratrici impiegate. Questi provvedimenti che minano inequivocabilmente alle fondamenta dell’Azienda Speciale “Farma-socio-sanitaria”, temiamo siano un preludio alla trasformazione/privatizzazione di Farmacap (a pensar male… però si ci indovina). Progetto da sempre rigettato dal M5S romano, che alla prova di Governo della città, ha però dimostrato massimo disinteresse verso le vicende di Farmacap (l’Azienda è ancora sprovvista di un C.D.A., organo di controllo statutario). Non possiamo accettare che la nostra Azienda, patrimonio dell’intera cittadinanza, venga condotta all’eutanasia per favorire oggi come ieri, interessi speculativi, in continuità col progetto della Giunta Marino e sulla pelle di cittadine/i e lavoratrici/ori.”

In una recente intervista, rilasciata al Messaggero, l’assessore alle Partecipate Massimino Colomban, parla di 6 azienda da dismettere, ovvia e scontata la reazione dei dipendenti:paura.

Farmacap è tra le aziende che andranno all’asta? Perché, dopo l’arresto -settembre 2016- di Francesco Alvaro, commissario straordinario di Farmacap, non è stato nominato alcun Consiglio di Amministrazione lasciando di fatto la sola dottoressa Laing al controllo? Per statuto Farmacap deve essere controllata da un organo che è il CdA, di fatto la situazione non rispetta le norme statutarie.

Conclude Rosato “Noi dall’interno, da almeno un’anno, abbiamo denunciato un certo unilateralismo e una certa propensione autoritaria dell’attuale dirigenza nella gestione dell’Azienda con un piglio privatistico. Inaccettabile in una azienda pubblico”:

Un clima cupo e di paura, e a farne le spese ancora dipendenti di Farmacap.

Riceviamo e pubblichiamo in evidenza: Richiesta rettifica articolo relativo presidio Farmacap previsto per il 12 gennaio p.v.

Spettabile redazione di SenzaBarcode con la presente chiedo la rettifica di quanto da voi scritto per quanto riguarda il presidio per i Lavoratori Farmacap previsto in viale Manzoni (presso assessorato politiche sociali) per il 12 gennaio prossimo venturo. Tale presidio è stato fortemente voluto e quindi indetto dall’USI Unione Sindacale Italiana: ho personalmente accompagnato il delegato RSA dell’Unione Sindacale Italiana in data 30 dicembre presso la Questura di Roma per gli opportuni avvisi ed autorizzazioni. Vista la grave situazione, tale presidio è divenuto un momento di mobilitazione unitaria, cui tutti i lavoratrici e lavoratori FARMACAP saranno chiamati ad aderire, con la copertura delle assemblee sindacali. Colgo l’occasione per inoltrare anche l’ultimo comunicato della RSA/USI Farmacap.

Tanto vi dovevo per opportuna conoscenza. Serenetta Monti vice segretario Romano USI.

Siamo lieti di indicare la precisazione, come già dimostrato ad USI ci siamo limitati ad indicare la nota inviataci da FILCAMS-CGILFarmacap


Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

2 pensieri riguardo “Per i dipendenti Farmacap continua la paura della privatizzazione

  • Simone Marazziti

    Non so a cosa ti riferisci, un po’ troppo criptico, parlo come parte in causa essendo dipendente di questa azienda, provengo dal privato e quindi non ho paura di tornarci, ho paura invece che il privato possa acquisire un’azienda come farmacap perché non fornirebbe servizi nelle periferie da noi servire, non sarebbe economicamente vantaggioso. Semplice additare i dipendenti come i responsabili, purtroppo noi possiamo influire poco in certe cose quale la politica dell’azienda sono i vertici, che non scegliamo noi, a dettare obiettivi e modalità di lavoro. I nostri stipendi sono fermi da anni, ci sono stato tolti i buoni pasto, non abbiamo percepito gli adeguamenti del ccnl del 2013 e siano in fase di rinnovo, ti sembra strano ma anche noi dipendenti dobbiamo campare.
    Se lottare per un diritto è un reato, bene io sono colpevole

  • Fate schifo

    Penso che siate vergognosi e da licenziare tutti in tronco accidenti a voi.

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