Arte e Cultura

La Festa di Roma, il 1 gennaio. Arte, Musica, Spettacolo e molto altro

La Festa di Roma. Ben 12 istituzioni coinvolte, oltre 500 artisti per una giornata lunga 18 ore, 10 chilometri di spettacoli, animazione e musica e quattro ponti per collegare la Roma storica con quella moderna.

Questi sono alcuni dei numeri della Festa di Roma che l’1 gennaio 2017 farà vivere la città in una veste nuova. Aspettando l’alba, e poi fino a sera, Roma si ritrova per una festa lunga un giorno tra storia, contemporaneità e comunità. Si dà insieme il benvenuto  a un nuovo inizio, con un programma straordinario sui ponti e sui lungotevere: installazioni, giochi di luce, concerti, laboratori per bambini, performance teatrali, letture, cinema, musica e ballo.

“Una manifestazione”, sottolinea una nota dell’Assessorato capitolino alla Crescita Culturale, “unica non solo per la straordinaria ricchezza e molteplicità di appuntamenti, e degli artisti che nell’arco della giornata si susseguiranno, ma anche nata e cresciuta grazie alle competenze combinate di strutture, istituzioni e aziende culturali capitoline; che per la prima volta hanno ideato e progettato insieme un’iniziativa culturale per la città; iniziativa che si svolge interamente al di fuori delle sedi di chi l’ha progettata”.

Intenzionale e fortemente simbolica l’idea di animare i ponti:

mezzi per collegare, per superare ostacoli. Un richiamo alla storia di Roma che sviluppò e diffuse nel mondo l’arte di costruire ponti di pietra, fatti per durare, unire e rendere duraturi gli scambi e le relazioni.

Dal ponte più recente, il Ponte della Scienza che ha poco più di quattro anni di vita a ritroso nel tempo passando per il Ponte della Musica, Ponte Sisto e infine Ponte Sant’Angelo che celebra i 1880 anni di vita, dalle 3,30 del mattino alle 22 di sera questi spazi – e il lungotevere tra i ponti storici – diventano palcoscenico di performance, musica, teatro e molto altro (come i laboratori, l’animazione e la musica per i più piccoli). Numerosi i nomi di artisti e gente di spettacolo: da Ascanio Celestini a Massimo Popolizio, da Lucrezia Lante della Rovere ad Ambrogio Sparagna, da Raffaele Costantino e Giovanni Guidi e a Teho Teardo. E poi la JuniOrchestra, il Quartetto Sax e il Coro Gospel Spmt (Scuola Popolare di Musica di Testaccio), la Testaccio Jazz Orchestra e l’Orchestra di piazza Vittorio, il Rane Jazz Quartett.

E ancora, tre palchi per chi – gruppi amatoriali, artisti di strada… – voglia contribuire alla festa esibendosi liberamente e gratuitamente: come previsto dal progetto e annunciato in conferenza stampa, Roma Capitale, in occasione di quest’inedita festa cittadina, ha invitato ogni appassionato di musica, canto e teatro a condividere il proprio talento negli spazi appositamente allestiti sul lungotevere, tra Ponte Garibaldi e Castel Sant’Angelo. Chi ha inteso proporsi ha potuto farlo con un messaggio di posta elettronica entro le 12.00 del 28 dicembre.

La manifestazione è un’idea di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale, con il supporto del Dipartimento Attività Culturali

in collaborazione con (in ordine alfabetico) l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Associazione Teatro di Roma, l’Azienda Speciale Palaexpo, la Casa del Cinema, la Fondazione Cinema per Roma, la Fondazione MAXXI, la Fondazione Musica per Roma, la Fondazione Romaeuropa, la Fondazione Teatro dell’Opera, l’Istituzione Biblioteche di Roma, MACRO-Sovrintendenza Capitolina e Zètema Progetto Cultura.

Intanto, fa sapere l’assessore alla Crescita culturale Luca Bergamo, il Campidoglio è al lavoro per la notte del 31: “Stiamo lavorando per estendere alla serata del 31 dicembre lo spirito dell’iniziativa che animerà la giornata del primo gennaio” (leggi il comunicato dell’assessore). Da ultimo Bergamo ha precisato che la festa del brindisi sarà al Circo Massimo.

Spingendosi più in là nel tempo, la Befana di piazza Navona avrà lo stesso carattere partecipato: è scattata una “call” per artisti e gruppi pronti a donare il loro talento dall’apposito palco, allestito fino all’8 gennaio 2017

SenzaBarcode Redazione

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