Referendum: il Partito Radicale non prende nessuna posizione
Sul referendum costituzionale del 4 dicembre. Comunicato stampa del coordinamento della presidenza del Partito Radicale (Rita Bernardini, Antonella Casu, Sergio D’Elia e Maurizio Turco)
Sono assolutamente prive di fondamento le notizie di stampa che negli ultimi giorni riferiscono che i radicali in quanto Partito avrebbero optato per il SI al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.
Il Partito Radicale, in quanto tale, non ha preso e non prenderà posizione, e diffidiamo chiunque dall’attribuire al Partito una scelta di campo in un senso o nell’altro.
Ci sono iscritti al Partito Radicale che pubblicamente hanno espresso la loro intenzione di votare NO; altri iscritti radicali hanno espresso la loro intenzione di votare SI; altri ancora che si asterranno.
In quanto coordinatori della Presidenza del Partito Radicale riteniamo che prevalga il SI o il NO non si supererebbe comunque lo status quo di un paese a “democrazia reale”.
E riteniamo che il rientro nella legalità passi per un’amnistia e un indulto che liberino le scrivanie dei magistrati e rendano costituzionale l’esecuzione della pena, e per l’adozione di una profonda riforma della Giustizia la cui mancanza è da tutti considerata il primo problema del Paese anche per creare le condizioni per una ripresa economica.
Siamo infine preoccupati per l’ulteriore comprimersi della possibilità concreta da parte dei cittadini non organizzati in gruppi di potere di poter praticare strumenti di democrazia diretta come gli istituti del referendum e della proposta di legge di iniziativa popolare.