Arte e Cultura

Regina Madre, al Teatro dell’Angelo fino al 30 ottobre

L’opera di Manlio Santanelli, Regina Madre, è una piéce de théâtre che entra nelle menti e nei cuori di qualsiasi spettatore. Milena Vukotic e Antonello Avallone.

Gli attori non recitano, ma fanno vivere il personaggio che hanno dentro. Regina Madre è Milena Vukotic -la Pina di Fantozzi- e lei la vive, l’ha capita e la porta sul palco. Alfredo il figlio di Regina, impolverato dalla vita e spaventato dalla verità, è Antonello Avallone, che ne firma anche la regia.

Manlio Santanelli è autore di questo testo che è stato tradotto in 19 lingue segnando uno dei suoi tanti successi.

Regina Madre, in scena fino al 30 ottobre al Teatro dell’Angelo, è una commedia a due atti con due personaggi. Scontri verbali, incomprensioni, bugie, fallimenti e ricordi, tanti ingredienti ma mai troppi, nessuna sbavatura.

p_20161023_193027La Vukotic e Avallone vi faranno sentire come vicini di casa che scrutano le vicende di un figlio e una madre che, per motivi che andranno a chiarirsi, si ritrovano ad una convivenza forzata. La cornice è la rassicurante stanza da pranzo di Regina che determina anche un confine ben definito che ha anche un ché di claustrofobico.

Tanti i sorrisi, le risate amare e le riflessioni che Regina Madre scaturisce e la Vukotic, con una mimica fenomenale, è la perfetta matrona affetta da qualsiasi tipo di malattia e dalla più grave, la vecchiaia. Avallone è un cinquantenne come ce ne sono tanti, ha collezionato fallimenti e di molto incolpa la madre.

È un’altalena di emozioni, accuse reciproche, un continuo fuggire per rincorrersi fino a trovarsi  e respingersi. Un miscuglio tra futuro e passato per un presente alla quale vanno sottratte fantasie e desideri e il peso di ricordi distorti.

Gli appuntamenti sono, fino al 30 ottobre, dal giovedì al sabato ore 21.00, domenica ore 17.30 al Teatro dell’Angelo -Via Simone de Saint Bon n°19.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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