COLORS. Omaggio al Colore. Tra gli eventi RAW alla Galleria Edieuropa
COLORS. Omaggio al Colore. Inaugurazione 26 ottobre alle 18. “Il colore è un potere che influenza direttamente l’anima”. Alla Galleria Edieuropa, fino al 14 gennaio 2017.
“Il colore è un potere che influenza direttamente l’anima” scriveva Vassilj Kandinsky ne “La vita variopinta” del 1907. La Galleria Edieuropa, per festeggiare i suoi cinquant’anni di attività, ha scelto di inondare di colore le sale di Palazzetto Cenci (Piazza Cenci, 56).
Circa trenta artisti, tra quelli che in questi anni hanno collaborato con la galleria, che hanno esplorato e ‘giocato’ con il colore e con i suoi infiniti effetti cromatici.
Un percorso attraverso i più importanti artisti del Novecento, che hanno dato vita ai movimenti storici dell’arte contemporanea, passando attraverso le ultime generazioni a cavallo tra Ventesimo e Ventunesimo secolo, sino ad arrivare alla street art dei nostri giorni.
L’avvento dei colori sintetici apre infinite propettive all’Arte del secondo Novecento, le opere di Sanfilippo e Rotella della fine degli Anni ‘40, dimostrano la verietà di cromie già a disposizione. L’esposizione continua negli anni Cinquanta, con artisti come Perilli e Prampolini, per giungere agli anni Sessanta, anni di forte fermento per la galleria Edieuropa nella sua storica sede di Piazza del Popolo, con Afro, che Cesare Brandi definì “colore puro”, con Pascali e le sue Balene blu, i cangianti di Turcato e gli acrilici di Marcia Hafif. Gli anni ‘70 sono ampiamente presenti in mostra con le opere degli Artisti di Piazza del Popolo, oltre a Consagra, Sadun, Verna, e Carla Accardi, nelle cui tele, i segni rossi tracciati sul fondo verde, sembrano pulsare ritmicamente
Geometrici e coloratissimi gli acrilici su juta di Giuli degli anni ’80; astratti i vinilici su cartoncino di Scialoja nella sua produzione degli anni ’90; ricca di esplosioni di luce la ceramica riflessata di Cerone. Chiudono idealmente e cronologicamente il percorso i coloratissimi collages dello street artist Bros.
Pingback: I vecchi film comici erano migliori - SenzaBarcode, info e cultura