Unioni Civili: SenzaBarcode festeggia con Alessandro e Mauro
Unioni civili: Oggi 3 ottobre 2016 alle 10:30 nella sala 310 dell’ufficio anagrafe di via Petroselli 50, SenzaBarcode ha avuto l’onore e il piacere di assistere al coronamento del sogno di due amici: Alessandro Sgaragli e Mauro Angius.ย
Iniziamo il nostro giorno speciale davanti alla macchinetta del caffรจ del terzo piano, in attesa dell’arrivo dei nostri amici, con il responsabile del procedimento: il Funzionario Amministrativo Valeria Cresta che si rivela subito una persona cordiale e disponibile. Le chiedo cosa prova nell’unire civilmente due persone dello stesso sesso. E la sua รจ una risposta che racchiude il senso di questa giornata. Mi dice infatti : “Provo una forte emozione nel condividere un momento di felicitร a lungo aspettato. Con le persone che unisco civilmente si crea un rapporto basato sull’empatia giร dal momento in cui si inizia a scrivere il verbale che dร il via all’istruttoria. In quei momenti cominci ad apprendere piccoli episodi che fanno emergere lo spaccato della vita di queste persone.” Le chiedo poi se si aspettava di arrivare ad essere lei nel 2016 a portare avanti questi procedimenti. E con un sorriso soddisfatto mi dice: “Sรฌ e me lo auguravo!” E insieme ringraziamo che sia stata approvata la Legge 26 maggio 2016 che regolamenta le unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina le convivenze.
Arrivano Alessandro e Mauro
Poco prima delle 10:30 arrivano Alessandro e Mauro. Sono bellissimi nei loro abiti sui quali spicca un bocciolo di rosa bianca. Si tengono per mano e sorridono. L’uno all’altro. A noi. Alla loro nuova vita legittimata da una firma che ha ben piรน di un valore legale. Ha un valore morale elevatissimo. Il valore della libertร di veder riconosciuto il loro amore come giusto e di potersi chiamare “marito e marito”. Nulla da nascondere a nessuno. Come hanno sempre fatto. Il valore dell’amore che รจ quello che รจ. Siamo tanti tra amici e parenti ben felici di stare vicino uno all’altro per necessitร , in una stanza troppo piccola per contenerci tutti.
L’ unione civile
In un clima di sincera emozione da parte di tutti, il responsabile del procedimento legge ai nostri amici i loro diritti e doveri e chiede loro che regime patrimoniale intendono scegliere. Non avevo dubbi: comunione dei beni. Quando condividi da piรน di 10 anni un amore cosรฌ forte da andare contro tutto e tutti, sembra un’assurditร dividersi sul mero denaro. Ci sarebbe da imparare. E mi commuovo quando viene chiesto loro chi vuole posporre il proprio cognome a quello dell’altro. Mauro non ha un attimo di esitazione. Lo sguardo tra loro vale piรน di mille parole. Non lo descrivo perchรฉ voglio proteggere questa complicitร rara a trovarsi. Descrivo perรฒ le lacrime della nipote di Mauro, venuta stamattina dalla Sardegna apposta per presenziare a questo momento, che sono la conferma che l’aria aveva l’odore della bellezza del sentimento puro. Arriviamo allo scambio degli anelli. ย Ma un attimo prima Mauro legge le sue promesse ad Alessandro. ” Le ho scritte stamattina mentre ti guardavo dormire”. Sono eterosessuale. A me queste cose non le ha mai dette e scritte nessuno. Ci sarebbe ancora da imparare. Arriva il momento di firmare. Applausi e il tanto atteso bacio. Alessandro e Mauro sono circondati dall’affetto di ognuno di noi. Foto di rito, lacrime, abbracci e il lancio del riso. Stasera si farร festa fino a domani mattina. Con invitati d’eccezione: i loro pelosi a 4 zampe. E quelli degli invitati. Il dresscode dovrร essere informale per permettere a tutti di godersi il gioco e la serata con gli amici piรน fedeli dell’uomo.
Voglio bene e stimo Alessandro e Mauro. Per la leggerezza e la sinceritร con cui vivono il loro amore. Per le lotte che hanno condotto e quelle che condurranno, perchรฉ la strada per l’accettazione di chi viene considerato diverso, purtroppo รจ ancora lunga. Per aver scelto di essere invece che apparire. Perchรฉ si amano. Forse รจ tutto qui. In quella stretta di mano. Non posso che augurare loro di continuare a sorreggersi. Quando uno cade, l’altro lo rialza o si sdraia accanto a lui. Ci sarebbe ancora da imparare…