Cronaca

Sopravvissuti e soccorritori, finalmente un aiuto concreto

Sostegno psicologico ai sopravvissuti e al personale che effettua il soccorso. IsraAid e EUI con Associazione PL e Protezione Civile per la Polizia Locale di Roma Capitale.

Il 24 agosto del 2016 la terra ha tremato in centro Italia. Distruzione, morti, sopravvissuti e lacerazioni nell’anima di tutto il mondo. Ognuno di noi poteva essere sotto a quelle macerie. 25 agosto 2016, il primo contingente di 20 Agenti di Polizia Locale di Roma Capitale raggiunge Amatrice.

Sono volontari e, per i maligni, significa che non percepiranno un centesimo in più del loro stipendio base. Hanno dato la loro disponibilità -in pochi minuti- in 400. Il primo contingente ha visto la morte e la distruzione da vicino, ha partecipato e gestito i primi problemi di viabilità e sicurezza, tra le strade distrutte dal sisma, i ponti lesionati -che poche ore dopo crolleranno o saranno chiusi- e congestionate da mezzi di soccorso, giornalisti, sopravvissuti e curiosi.

Sono tornati a Roma il 1 settembre 2016, hanno ripreso il loro lavoro, come nulla fosse. Resta traccia di qualche articolo e dei molti messaggi che si scambiavano, tra colleghi, per sentirsi meno soli. Per farsi forza.

Il cuore come unica formazione

Sabrina Magris -EUI- Ivano Leo -Associazione PL-
Sabrina Magris -EUI- Ivano Leo -Associazione PL-

Nessuno ha pensato a prepararli. Briefing ce ne sono stati e ce ne sono oggi con il secondo contingente, si  susseguiranno per tutti i gruppi che raggiungeranno Amatrice. Ma nessuno ha spiegato loro come comportarsi con i sopravvissuti, come parlare con loro, come rivolgersi ad una madre che li prega di lasciarla entrare in quella che un tempo era la sua casa per cercare l’abito per seppellire sua figlia.

Nessuno ha spiegato loro come gestire le emozioni che li invaderanno una volta usciti da quelle zone, quando l’adrenalina calerà e saranno soli a fare i conti con i ricordi, i suoni e gli odori che continueranno ad affiorare.

L’Associazione PL ha sopperito a questo vuoto e con la disponibilità della Protezione civile e l’Ecole Universitaire Internationale hanno consegnato agli Agenti di Polizia Locale -che hanno aderito- un dono speciale grazie alla professionalità e dolcezza delle volontarie di IsraAid.

IsraAid, Eui, Associazione PL e protezione civile

Sostegno ai sopravvissuti del terremoto, allenamento base. Un corso ed un metodo appositamente studiati per questo tipo di emergenze. Imparare a gestire il trauma e lo sconvolgimento delle capacità funzionale. Hanno insegnato loro che i sopravvissuti hanno bisogno di sentire sicurezza, fiducia, controllo, appartenenza e di non essere abbandonati.

Allo stesso modo anche chi effettua il soccorso ed è a disposizione di persone traumatizzate, ha bisogno di “resilience” ossia la capacità di tornare a essere quello che era prima. La “resilience” insegna ad affrontare situazioni difficili continuando a condurre una vita “normale”.

Quando si torna al mondo, dopo avere trascorso del tempo in un luogo circondato dal dolore è facile che la normalità prenda l’aspetto dello stra-ordinario. Ed a panorami come Amatrice, purtroppo, ci si abitua con facilità, perché il dolore penetra nelle ossa.

IsraAid, da Israele il sostegno immediato

Silvia IsraAID
Silvia IsraAID

Solo 4 ore per arrivare e alle 8 erano già sulla strada per Amatrice. Il modello insegnato -oserei dire trasmesso- oggi è stato sviluppato dal Dottor Mooli Lahad, direttore del Centro Comunitario per la Prevenzione dello Stress in Israele. Questo modello rappresenta un approccio di identificazione delle strategie del coping e propone sei dimensioni caratteriali che ogni persona possiede e ne può fare uso.

Da profana, posso dire solo che sono state meravigliose. Alcune volontarie domattina scenderanno all’aeroporto di Tel Aviv e altre daranno il loro sostegno a sopravvissuti e soccorritori di Amatrice. Loro che vivono lo stress, la sofferenza e l’angoscia ogni giorno sono a disposizione per lenire le nostre ferite.

Questo era il momento di dimostrare che siamo tutti connessi e di non abbandonare sopravvissuti e soccorritori. Alle mancanze ha sopperito IsraAid, Associazione PL, EUI e Protezione Civile.

Grazie a nome di Sheyla Bobba, SenzaBarcode e di tutta la redazione.

 IsraAid, sito ufficiale.


Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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