Arte e Cultura

Gay Village, Varichina e Bello di Mamma Tua 1 e 2 settembre

Il mediometraggio “Varichina” e il cortometraggio “Bello di Mamma Tua”, due prime proiezioni romane al Gay Village l’1 e il 2 settembre, nella settimana di chiusura della manifestazione.

Giovedì 1°Settembre al Gay Village sarà proiettato, alla presenza degli autori e registi Mariangela Barbanente e Antonio Palumbo, il docufilm Varichina, centrato sulla storia di Lorenzo De Santis, (detto Varichina), che visse nel quartiere Libertà di Bari negli anni Settanta e Ottanta, quando essere gay era difficile e confessarlo al mondo era impossibile.

Varichina racconta la vera storia della falsa vita di De Santis, una storia a tinte forti di un uomo che di una vita senza privilegi – faceva il posteggiatore abusivo, puliva i bagni pubblici, era stato chaperon di prostitute e prima ancora venditore di candeggina porta a porta, da cui il suo soprannome – ha fatto una bandiera.

Dopo avere letto un articolo su questa icona pop della città di Bari, virato in chiave goliardica dal giornalista Alberto Selvaggi (“Viva Varichina!”, Gazzetta del Mezzogiorno del 22 giugno 2013), i due registi hanno capito che era giunto il momento di raccontare la straordinaria vita di questo personaggio, scomparso nei primi anni del 2000, ma ancora molto presente nella mitologia popolare della città.

“A distanza di anni è sopraggiunta l’infantile curiosità di scoprire, un po’ come per i supereroi, chi si nascondeva dietro l’antieroe Varichina – raccontano i registi Barbanente e Palumbo – Partendo dai contatti di Selvaggi abbiamo cominciato, come in un’inchiesta, a raccogliere i tasselli che compongono la storia. Siamo andati in giro per il quartiere dove ha vissuto e abbiamo raccolto le testimonianze di chi lo ha conosciuto. Quel nome, sembra strano, crea ancora imbarazzo”.

Varichina a Bari lo conoscevano tutti, eppure non ci sono filmati che lo ritraggono e pochissime (e inespressive) sono le fotografie. Per questo i due autori hanno scelto la strada della docufiction. A interpretare Varichina l’attore Totò Onnis (che ha lavorato – tra gli altri – a teatro con Luca Ronconi e Giuseppe Patroni Griffi e al cinema con Fellini e Martone) affiancato da Ketty Volpe e la giovane Federica Torchetti nel ruolo delle vicine di casa. La storia coraggiosa del “precursore di tutti i Gay Pride” – come scrive il giornalista Alberto Selvaggi – non appartiene solo al pubblico LGBT, perché “Varichina”, gay prima che fosse permesso, è un rivoluzionario che parla a tutti noi.

“Lorenzo che non voleva essere Lorenzo, ha sfidato tutti, lo volevano cancellare e lui ha sottolineato la sua presenza con un pennarello rosso. È questo che ci piace di lui: l’affermazione continua che è stata la sua vita”.

Varichina – La vera storia della falsa vita di Lorenzo De Santis è prodotto da Apulia Film Commission nell’ambito del “Progetto Memoria 2014” (concorso finalizzato alla realizzazione di film sulla vita di personaggi o su eventi che hanno contribuito alla definizione dell’identità e della storia pugliese del ‘900).

Venerdì 2 Settembre 2016 Aula Pop, ore 23.00 GAY VILLAGE

Venerdì 2 Settembre dalle ore 23.00, nell’Aula Pop del Gay Village College riflettori accesi per la prima proiezione romana di BELLO DI MAMMA TUA, il cortometraggio prodotto da Giuseppe Milazzo Andreani e Luigi De Filippis, che vede protagonisti la bravissima Laura Lattuada e il giovane Gianclaudio Caretta, nuova rivelazione del grande schermo, già noto al pubblico con il lungometraggio Diabolika, interpretato da protagonista, in coppia con Katherine Kelly Lang.

A cura di Azteca Produzioni e 77Films Production, lo shortmovie Bello di Mamma Tua, scritto da Filippo Soldi e diretto da Valter D’Errico, vede la partecipazione di Pino Strabioli, Loredana Cannata, Loredana Solfizi, Mauro Racanati e Luz Adriana Sarcinelli, riuniti dal regista in una storia che commuove e diverte insieme. Tiziana (L.Lattuada), è una mamma preoccupata per suo figlio Alfredo (G.Caretta). Dopo varie vicissitudini, Tiziana, vedova da alcuni anni, scoprirà che il bell’Alfredo fa il mestiere più antico del mondo… l’Escort. Una notizia che coglie Tiziana impreparata e da cui il rapporto tra madre e figlio verrà messo fortemente in discussione. Potrà l’amore di una madre prevalere su una questione così delicata?

SINOSSI:

Con la complicità di un amico di vecchia data, un giorno Tiziana prende un appuntamento misterioso. Nonostante la curiosità dell’amico, infatti Tiziana non dice nulla. Di che appuntamento si tratta? Dove? Con chi? Tiziana vaga a lungo per le strade di Roma, quasi non avesse il coraggio di presentarsi. Poi, come trascinata da una forza più grande di lei, arriva sotto il portone del misterioso incontro. Manda un SMS, non ha alcuna indicazione su quale campanello debba suonare. Pochi istanti e il portone si apre.

Tiziana si ritrova in una casa avvolta nella semioscurità. Da una stanza, che lei non vede, giunge la voce di un uomo, le dice di accomodarsi: lui sta arrivando. E infatti, pochi attimi dopo, la sagoma dell’uomo si staglia nell’incavo della porta. È praticamente nudo, è il giovane ragazzo che, nell’annuncio, si offriva a pagamento a “uomini, donne e coppie”;  è un escort e non appena vede Tiziana, si blocca incapace di dire o fare nulla. Solo a poco a poco, dalle labbra, nasce un’unica parola: “Mamma”…

SenzaBarcode Redazione

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