Grande bellezza. Piccola sensibilità?
Torna al cinema la versione integrale de La grande bellezza. Il film Oscar di Paolo Sorrentino recupera a distanza di tre anni 30 minuti di scene tagliate.
Questo articolo è dedicato alle vittime innocenti e quasi silenziose di questi tagli. Sono stati, tra gli altri, Carlo Verdone, Giulio Brogi e Fiammetta Baralla.
Scelte difficili. Intervistato dal giornalista Andrea Scanzi, Carlo Verdone ammette: “ Sono scelte difficili. Sono regista anch’io e so che queste cose possono accadere.”
Verdone rimpiange una scena che da regista avrebbe senz’altro tenuto: quella che rende più chiare le ragioni dell’allontanamento da Roma del suo personaggio. Al momento è reperibile in rete la descrizione della scena, fatta a Scanzi, dallo stesso regista e attore. Verdone non la descrive soltanto, ma la recita pure. Merita quindi di essere vista QUI a 0:58:50.
Le scelte sono ancor più difficili quando piccole partecipazioni e cammei vengono proprio cancellati dal film. È il caso delle scene interpretate da Giulio Brogi e da Fiammetta Baralla, scomparsa a settembre del 2013, lo stesso anno di uscita del film.
Fiammetta Baralla
Al di là della risonanza mondiale e quindi del grande successo del prodotto in questione, io per mia natura torno sempre all’aspetto umano. Penso quindi a Fiammetta Baralla, attrice caratterista dalla corporatura imponente. È stata chiamata ad interpretare quasi sempre ruoli comici, sebbene aspirasse anche ad altro. Ne La grande bellezza doveva dar vita alla madre del personaggio interpretato da Sabrina Ferilli. Invece niente. È morta senza avere la soddisfazione di vedersi, almeno per pochi attimi, in un film di grande successo. Anzi, con l’impietosa consapevolezza di essere stata sacrificata perché “superflua”. Non è stato l’epilogo migliore per una vita dedicata con tanta passione e intelligenza all’arte del Cinema.
Giulio Brogi
La partecipazione di Brogi è di circa tre minuti. La possiamo vedere in rete e personalmente l’ho trovata deliziosa. Nei panni di un anziano regista, racconta a Jep Gambardella il suo primo incanto, quello che ha segnato la sua vita: l’accensione del primo semaforo ad un incrocio di Milano.
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=PQgAcsTy0Nk[/youtube] Dopo tre anni la produzione ci mette una pezza? La sensibilità non è cosa che riguardi lo showbiz. Qui si tratta, come sempre, di mungere ancora un po’ la vacca.
È solo accidentale che si faccia giustizia? Comunque sia, una medium mandi copia de “La grande bellezza uncut version” in cielo.
Fiammetta apprezzerà.