Cronaca

Proposta di legge sulla legittima difesa e raccolta firme

Proposta di legge di iniziativa popolare per la legittima difesa del proprio domicilio e dei familiari, raccolta firme in Comune fino al 31 maggio 2016.

Legittima difesa. C’è tempo fino alla fine del mese di maggio per recarsi presso gli uffici del proprio Comune di residenza per la raccolta e l’autenticazione delle firme utili alla presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’Italia dei Valori, recante “misure urgenti per la massima tutela del domicilio e per la difesa legittima”. I cittadini interessati possono presentarsi negli uffici comunali entro il 31 maggio 2016, muniti di documento di identità valido e chiedere di compilare l’apposito modulo.

Modifiche al codice penale

L’iniziativa propone di rendere più severe le pene nel caso di violazione del proprio domicilio o del luogo in cui si esercita la propria attività lavorativa, con l’obiettivo di tutelare maggiormente chi subisce  furti o aggressioni in casa propria, o teme per l’incolumità dei familiari. Si chiede inoltre di negare il diritto al risarcimento del danno all’aggressore nel caso in cui questi possa subire lesioni da parte del proprietario di casa nel suo tentativo di difendersi. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le modifiche agli articoli del codice penale: con la modifica dell’articolo 614 si intende inasprire le pene da  due  a tre anni e da cinque a sette anni in caso di aggressione armata; con la modifica dell’articolo 55 si intende escludere l’eccesso colposo in legittima difesa e quindi il proprietario di casa che subisce l’intrusione è legittimato a difendere se stesso e i suoi beni senza subire denunce o richieste di risarcimento danni.

Negli ultimi anni borseggi e furti nelle abitazioni sono aumentati in misura esponenziale, i cittadini non si sentono più sicuri né in strada, né a casa propria. I dati statistici sul numero dei furti in casa non sono per nulla rassicuranti. Da una ricerca del sociologo Marzio Barbagli per il Viminale risulta che i furti negli appartamenti sono passati dai 149mila del  2009 ai 255mila del 2014. L’insicurezza percepita dai cittadini  legata alla microcriminalità accende il tema della legittima difesa. Eclatante è il caso recente del benzinaio vicentino Graziano Stacchio che sparò ed uccise uno dei rapinatori di una gioielleria vicino al suo distributore per difendere i commessi a cui i malviventi stavano puntando un kalashnikov. Per lui la Procura di Vicenza ritiene di chiedere l’archiviazione del procedimento penale a suo carico per l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa.

Dibattito sulla legittima difesa

La raccolta di firme mira a chiedere alle nostre istituzioni un inasprimento delle pene quale deterrente per coloro che perpetuano furti e aggressioni a danno degli onesti cittadini ed un ampliamento del concetto stesso di legittima difesa. Di fronte ad una criminalità dilagante si manifesta una diffusa esigenza di maggiore tutela della propria intimità domestica. Non si chiede giustizia fai da te, né si cede alla violenza privata, ma si deve anche tenere conto di un’esigenza reale ed umana dettata dall’istinto di reagire in una situazione di pericolo. Anche il Ministro dell’Interno Angelino Alfano appoggia pienamente la necessità di una grande riflessione della legittima difesa dal punto di vista giuridico.

Mentre alla Camera dei Deputati già si accende il dibattito sul testo di legge presentato dalla Lega, con questa iniziativa tutti noi, se possiamo, se vogliamo, rispondiamo al richiamo della nostra coscienza civica ed esercitiamo quel piccolo diritto di partecipazione alla vita politica che l’art. 71 della Costituzione italiana garantisce al suo popolo.

Tiziana Maffei

Età 49 anni, sposata, vivo a Roma, laureata in economia e commercio, funzionario pubblico. Appassionata di cinema, musica, arte e buona tavola. Allieva Academy SenzaBarcode

Un pensiero su “Proposta di legge sulla legittima difesa e raccolta firme

  • Il codice Penale come il codice civile, devono essere rivisitati e cambiati per renderli più moderni e semplificati. Non si può più applicare almeno in parte, questi codici, devono essere resi più moderni e semplici, senza tanti cavilli e scappatoie.

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