Donare futuro: la Regione Lazio muove i primi passi
L’assessore Visini ha firmato il manifesto della campagna Donare Futuro. Il tema del diritto alla famiglia entra nel percorso del Piano Sociale Regonale
L’assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio, onorevole Rita Visini, ha espresso il suo interesse collaborativo ai temi della campagna Donare Futuro – Misure regionali urgenti per il diritto alla famiglia al Centro-Sud con la firma del manifesto. La sottoscrizione rappresenta un primo passo importante in vista dell’adesione formale della Regione Lazio alla campagna Donare Futuro, che si auspica possa avvenire quanto prima. Inoltre l’assessore si è impegnata ad inserire le tematiche di cui è oggetto la campagna nei Tavoli di discussione del percorso di redazione del Piano Sociale Regionale 2016-2018, che ha preso il via il 3 maggio 2016 alla presenza del presidente della Regione Lazio l’onorevole Nicola Zingaretti e dell’assessore alle Politiche Sociali l’onorevole Rita Visini. Le organizzazioni promotrici della campagna assicurano la loro presenza e contributo alla redazione del Piano sociale. Nel corso del 2015 dodici organizzazioni nazionali e reti hanno promosso in otto Regioni italiane del Centro Sud- Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia e Sicilia- la campagna Donare Futuro con l’obiettivo di spingere le amministrazioni regionali a sviluppare ed adottare misure più efficaci per la tutela del diritto dei bambini e dei ragazzi ad avere una famiglia. Nelle intenzioni dei promotori anche la creazione di sinergie con le realtà associative del nord, con lo scopo di avviare con esse uno scambio di esperienze e definire gli interventi da attuare. Misure tanto più urgenti da adottare in questi contesti dove le politiche al riguardo sono risultate particolarmente carenti.
Il cammino di Donare Futuro in cinque punti
Le 12 organizzazioni e reti nazionali che hanno lanciato la campagna Donare Futuro hanno elaborato cinque proposte da rivolgere a tutti i rappresentanti istituzionali del Centro-Sud, realizzabili in tempi brevi e con impegni organizzativi ed economici assolutamente sostenibili:
– garantire sostegni economici, sociali, psicopedagogici alle famiglie che adottano bambini disabili o ragazzi di età superiore ai 12 anni;
– istituire un fondo regionale per l’accompagnamento all’autonomia dei neo maggiorenni che escono da percorsi di affido familiare o di accoglienza in una comunità;
– promuovere l’affidamento familiare e garantire alle famiglie affidatarie adeguati sostegni, tra i quali il rimborso delle spese che affrontano durante l’accoglienza di bambini e ragazzi e la stipula di apposite coperture assicurative;
– favorire la diffusione dell’affidamento dei neonati privi di un ambiente familiare idoneo;
– istituire Tavoli regionali sull’affido familiare, con il coinvolgimento dei servizi sociali, dell’autorità giudiziaria minorile e delle associazioni.
Le proposte individuate sono state inviate agli assessori e ai dirigenti alle politiche sociali delle amministrazioni regionali, ai garanti per l’infanzia e l’adolescenza, ai tribunali per i minorenni e alle procure minorili, infine ad esperti ed operatori dei servizi pubblici, del settore non profit e del mondo accademico.
L’obiettivo finale
Al momento del lancio della campagna, Maria Grazia Viganò, vicepresidente
dell’associazione Insieme per l’affidamento familiare e l’aiuto ai minori aveva così sintetizzato l’obiettivo finale: “mettere a sistema un metodo d’intervento finalizzato alla tutela del minore, sia che viva nella famiglia d’origine e sia che non ne abbia alcuna. Vorremo mitigare il processo che attualmente relega i minori orfani o quelli allontanati dal loro nucleo familiare alla permanenza più o meno temporanea nelle case-famiglia. Vorremo che questo tipo di struttura codificata dalla legge sia usata solo come estrema ratio”.
Le organizzazioni del Lazio che aderiscono alla campagna sono: Associazione Insieme, Cnca Lazio, Cncm Lazio, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Associazione Progetto Famiglia Lazio, Cismai Lazio, Movimento Famiglie Affidatarie Borgo Ragazzi don Bosco, Coop l’Accoglienza onlus, AiBi Lazio, Anfaa Roma, Associazione Oasi, Famiglie pee l’accoglienza, Coordinamento Care.
Per ulteriori approfondimenti il sito web del progetto.