Asilo nido comunale, piantano ulivi per ricordare
Asilo nido comunale. Si piantano ulivi, per ricordare l’importante lavoro di una educatrice che ha donato a generazioni la gioia di apprendere.
Giovedì 21 aprile 2016, nel giardino dell’ asilo nido comunale La Sorgente nel IX Municipio, è stato piantato uno degli undici ulivi donati dal marito di una educatrice del Comune di Roma, recentemente e prematuramente scomparsa. Il dono dell’ulivo porta con se come messaggio “Facciamo dei nostri bambini dei costruttori di pace“, cita la Consigliera Papatà, ricordando le parole dell’educatrice Marilena Palombo. Il messaggio esprime in tutta la sua semplicità la visione che l’educatrice aveva nei confronti dei bambini, costruttori di pace, riconoscendo in loro le potenzialità per rivoluzionare l’umanità. Una vita dedicata all’educazione, all’impegno nel strutturare le attività didattiche, nel creare un ambiente accogliente dove sia il bambino che la sua famiglia venivano accolti per seguire i percorsi didattici proposti dall’asilo nido. La volontà di voler cambiare i vecchi pregiudizi sugli asilo nido, l’impegno nel fare e nel pensare strategie mirate e personalizzate per ogni bambino, perché, ognuno di loro è nella sua diversità e identità bellissimo. Una educatrice di qualità non s’improvvisa, non è un lavoro in cui ti puoi buttare senza conoscenze ne esperienza, è una missione, il lavoro più bello e impegnativo, Marilena lo conosceva bene e quotidianamente condividente con il personale titolare e precario, la sua professionalità, le sue idee, la sua esperienza.
Il dono dell’ulivo all’ asilo nido comunale
Claudio, marito di Marilena si commuove quando insieme ai bambini dell’ asilo nido comunale pianta uno degli undici ulivi da lui donato per ricordare e far ricordare l’importanza di essere una educatrice di qualità. I bambini si scambiano sguardi di soddisfazione quando vengono consegnate palette e rastrelli, la terra viene toccata, lanciata, graffiata dagli attrezzi, vissuta tra grida di gioia e momenti di concentrazione, l’albero viene piantato e ammirato dai piccoli lavoratori, perché i bambini hanno bisogno di fare per ricordare e interiorizzare e una esperta educatrice lo sa bene, dedica il suo lavoro e non solo, per donare ai suoi piccoli utenti la qualità di cui hanno diritto.