Ipab Santa Margherita trasformata in fondazione
Il Senatore di Forza Italia, Claudio Fazzone “l’ipab Santa Margherita deve essere trasformata in una fondazione. Presentata interrogazione urgente in senato”
“L’Ospizio di Santa Margherita, sull’Aventino a Roma, deve diventare una fondazione. In questi anni, la Regione Lazio, dopo la trasformazione dell’ospizio e degli immobili connessi in Ipab (Istituto pubblico di assistenza e beneficienza) ha violato, in modo palese, non solo la volontà testamentaria di Padre Simpliciano della Natività, ai tempi Francesco Saverio Maresca, ma anche le finalità per cui in qualità di fondatore aveva stabilito un espresso vincolo di destinazione per continuare l’opera caritatevole di riabilitazione delle donne in difficoltà. Per la continuità della sua opera, il 21 febbraio 1886, Padre Simpliciano della Natività, ha fondato la Congregazione delle Suore Terziarie Francescane dette “Margheritine”, oggi Suore Francescane dei Sacri Cuori, a cui ha affidato la direzione dell’ospizio. Struttura che in parte oggi, in contraddizione alla sua volontà, è stata data in affitto, tra gli altri, alla fondazione Lepanto (istituzione di carattere religioso), al CSM (Centro di salute Mentale), all’associazione Famiglia domani, nonché al vivaio “Le mura” che, all’interno, esercita attività, dietro pagamento, di attività di somministrazione di alimenti e bevande.
La locazione degli immobili è avvenuta senza alcun rispetto, tanto da parte dell’Ipab quanto da parte della Regione Lazio, del vincolo posto dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma, dal momento che la locazione avrebbe dovuto essere preceduta dalla domanda per il cambio di destinazione d’uso alla Soprintendenza ed al Comune di Roma. L’assistenza agli anziani viene esclusivamente prestata dalle Suore Francescane dei Sacri Cuori secondo ritmi e condizioni irrispettose delle normative in materia di “funzionamento delle strutture che prestano servizi socio-assistenziali” e delle recentissime prescrizioni regionali. All’interno dell’Ipab Santa Margherita, inoltre, sembra si assista, ormai da anni, ad una palese violazione di ogni più basilare norma regolatrice l’assistenza agli anziani dal momento che le suore opererebbero in assenza di convenzione, scaduta da tempo, e senza alcun rispetto dei contratti collettivi di categoria e con ritmi di lavoro di oltre 15 ore giornaliere. Tutti gli immobili gestiti dall’Ipab, compresa l’adiacente Chiesa di Santa Balbina, le cui spese di manutenzione sono contrattualmente ed esclusivamente a suo carico, pena la restituzione della piena proprietà agli aventi diritto, versano in uno stato di palese degrado. Esiste, inoltre, un intervento della Corte costituzionale che ha stabilito che le Ipab regionali ed infraregionali possano continuare a sussistere assumendo la personalità giuridica di diritto privato. Ciò nonostante, e in spregio ai numerosi solleciti inoltrati dalle Suore Francescane dei Sacri Cuori la Regione Lazio non ha proceduto in tal senso.
In questo contesto ho presentato una interrogazione ai Ministri competenti, per chiedere, tra l’altro, se ci siano, e quali siano, i motivi ostativi alla trasformazione dell’Ipab Santa Margherita in fondazione di diritto privato, se, e perché, sia stata consentita la locazione di immobili dell’Ipab, senza la preventiva domanda di cambio di destinazione d’uso alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma ed al Comune di Roma, trattandosi di immobili soggetti a vincolo e se corrisponda al vero che l’assistenza agli anziani, anche non autosufficienti, viene esclusivamente prestata dalle Suore Francescane dei Sacri Cuori, secondo ritmi e condizioni spregevoli delle disposizioni normative in materia di “funzionamento delle strutture, che prestano servizi socio-assistenziali” e delle recentissime prescrizioni regionali in materia”