Referendum, Mascia e Bonelli in sciopero della fame
Referendum Trivelle, Bonelli e Mascia in sciopero della fame contro la censura TV “una sorta di bavaglio per impedire che i cittadini sappiano che il 17 aprile si andrà a votare”
Oggi i Verdi hanno organizzato un presidio/conferenza stampa nel quale Angelo Bonelli e il portavoce di Roma Gianfranco Mascia hanno annunciato l’inizio di uno sciopero della fame: “Sui referendum sia la RAI che le reti private hanno messo una sorta di bavaglio per impedire che i cittadini sappiano che il 17 aprile si andrà a votare” ha spiegato Mascia davanti alla sede della Commissione di Vigilanza della RAI, a piazza san Macuto, ed ha aggiunto: “I dati dell’AGcom parlano chiaro: in 34 giorni i TG della Rai hanno parlato di referendum poco meno di 4 ore, esattamente 230 minuti complessivamente, invece i partiti presenti in parlamento hanno debordato con più di 20 ore di presenza. E’ una vergogna che deve finire, per questo abbiamo iniziato questo sciopero della fame ad oltranza che terminerà solo quando ci sarà un segnale chiaro di cambio di rotta sia da parte delle reti pubbliche che di quelle private”.
“E’ un diritto dei cittadini sapere che il 17 aprile si voterà – ha proseguito Bonelli – per decidere se l’Italia vuole un futuro energetico legato ai fossili oppure se vuole puntare sulle energie rinnovabili e meno impattanti per l’ambiente soprattutto in relazione ai cambiamenti climatici in corso.”
“La questione – hanno proseguito gli ecologisti – è strategica per il futuro del nostro Paese, anche occupazionale. Visto che un miliardo di euro investiti in trivelle produce solo 500 posti di lavoro mentre lo stesso miliardo investito in rinnovabili produce ben 17.000 nuovi posti di lavoro.”