Un nuovo contratto, tante promesse. Settore scolastico educativo
Nuovo contratto e promesse non mantenute. Dopo l’occupazione della sala delle Bandiere incontro rimandato. “Il settore scolastico educativo non resterà a guardare”.
Era il 1 aprile 2016, alle 03.30 circa i sindacati lasciavano la Sala delle Bandiere in Campidoglio con la promessa di essere ascoltati nella giornata di ieri, per rimettere sul tavolo il contratto e il salario accessorio per i dipendenti capitolini ma, come ormai tristemente abituati, l’incontro è saltato. Per qualche ora nella giornata alcuni rappresentanti sindacali mi riferivano che attendevano la convocazione per oggi e invece circa due ore fa è arrivata la lettera che da appuntamento per giovedì 7 aprile alle 15 sempre presso la Sala delle Bandiere.
All’ordine due punti
Fondo del salario accessorio del personale non dirigente di Roma Capitale – Ripresa trattativa sulla disciplina decentrata del personale non dirigente di Roma Capitale.
Catia Mineo, CSA era presente anche nella lunga notte tra il 31 marzo e 1 aprile e, con i suoi colleghi dei sindacati autonomi e confederali, ha raccolto l’ennesima promessa non mantenuta.
Con la convocazione per il 7 aprile alle 15, cosa ci dobbiamo aspettare e quale credibilità ha ora il Commissario straordinario?
“Si ero lì e francamente se penso a tutte le nottate passate lì senza alcun risultato è sconcertante. Abbiamo fatto le 3 in attesa di un verbale che ci desse almeno la speranza di un impegno scritto, la realtà invece che abbiamo aspettato solo un trascritto della riunione fiume di quel giorno ci hanno detto che non potevano perché dovevano ricevere indicazioni di indirizzo. Avevo riposto speranze in questo Governo tecnico, speranze tradotte in pochi fatti e troppe parole. I dipendenti tutti che stanno garantendo il funzionamento di questa città sono stati beffati ancora una volta, una cosa certa è che il fondo di 157.000.000 di euro ci sta.
Il contratto si può e si deve fare, ma attenzione alle spartizioni. Sono del parere che vadano garantite risorse stabili per le fasce deboli. Il sistema di produttività è solo un mostro a più tentacoli che non garantisce neppure il dovuto. Troppe ingiustizie che chiedono soddisfazione tra le assurde imposizioni di leggi governative stanno buttando via almeno 2000 precarie tra scuole e nidi. Ci vuole coraggio e determinazione per far si che ciò non accada. Se necessario partiranno denunce e ricorsi. Voglio aggiungere, in merito alla scuola e ai nidi di Roma Capitale, che non inviano supplenti e non onorano l’accordo del 15 maggio, una cosa è certa il settore scolastico educativo non resterà a guardare“.