Obelisco dei Dogali, Santori chiede intervento di Franceschini
Stato di abbandono per l’ obelisco dei Dogali, Santori FdI chiede intervento del ministro Franceschini “è inaccettabile che venga abbandonata a se stessa un’opera di grande valore”
“L’ obelisco di Dogali è in completo abbandono. Roma vanta un patrimonio inestimabile ed è vergognoso che il governo Renzi e il Campidoglio non siano in condizioni di curare pochi metri quadri di superficie per rispettare ed onorare la propria storia. Si faccia uno sforzo per dare un’immagine migliore ai milioni di turisti che vengono a visitarci. Se questa perla storica fosse stata esposta in un altro Paese del mondo lo avrebbe rispettato e venerato; per visitarlo avrebbero fatto pagare un biglietto stratosferico, inserito nelle migliori guide, e soprattutto, lo avrebbero reso splendente anziché farlo affogare nell’immondizia”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.
“Uno dei tredici obelischi antichi di Roma, alto 16,92 metri, versa in uno stato di degrado senza precedenti a causa della sporcizia che lo circonda e dell’incuria. Mi rivolgo al ministro Franceschini, perché è inaccettabile che venga abbandonata a se stessa un’opera di grande valore storico e culturale, certamente meno famosa del Colosseo o delle rovine di Pompei, ma molto più antica. Difatti, il monumento è risalente ad oltre 3200 anni fa, perché venne realizzato sotto il sovrano d’Egitto Ramses II “il grande”, in carica dal 1279 al 1212 a.C., ed in seguito venne trasferito nel I secolo d.C. da Domiziano nel tempio di Iside al Campo Marzio.
Se ne ritrovano le tracce nel 1883, quando venne riportato alla luce e collocato prima nel 1887 davanti alla stazione Termini e poi nel 1925 in via Luigi Enaudi” conclude la nota.