Terrorismo, i belgistan vanno isolati
Terrorismo a Bruxelles, i Belgistan vanno isolati e fermati, si diffondono da Londra a Berlino con intere zone d’Europa fuori controllo.
Non è un sospetto ma certezza, ormai l’epidemia si è diffusa in tutta Europa, intere zone franche, i tanti Belgistan, dove ha attecchito e si è radicata senza contrasto l’ideologia più violenta e fanatica senza che le idee concepite dai padri fondatori europei avessero minima forza di penetrazione e di contrasto. Lo abbiamo già scritto, è una guerra culturale, la religione c’entra poco o niente. E la sconfitta culturale si concepisce nel momento stesso in cui si tollera che ci siano zone franche del continente dove sia possibile avere una doppia giustizia, dove la persona regredisce ad oggetto e la libertà è solo una parola che serve ad ammazzare più persone.
La libertà non tollera zone franche
Non siamo in grado di gestire le differenze se ignoriamo i pericoli, non sono tollerabili ampie zone delle nostre metropoli dove si vive una realtà parallela e si fa finta di nulla fino a quando nei Belgistan europei ci si deve entrare blindati ed armati. Le zone di guerra le abbiamo in casa e le abbiamo create noi con la nostra orrida tolleranza, parola orrida perché significa “ti tollero”: a volte anche l’intollerabile. La parola giusta da usare è libertà, parola che non tollera culturalmente una predica al fondamentalismo, un adesivo inneggiante alla Shari’a od alla Jihad. Una donna costretta al velo non è affermazione di una differenza culturale ma è una lesione della dignità umana, e sono segnali evidenti a cui immancabilmente ne seguono altri. Abdicare a ciò per cui i nostri padri hanno combattuto è la disfatta non solo di un’idea, e non saranno multe o prigioni ad evitare il peggio se quelle stesse idee vengono sacrificate alla ragion di stato.
L’Europa fragile delle nazioni
L’Europa delle tante nazioni, delle tante capitali e dei tanti governi è fragile, non riuscirà mai ad affrontare questa sfida che riguarda il rapporto tra il continente e quasi il 6% della propria popolazione: oltre 41 milioni di cittadini che rischiano di essere lasciati alla rabbia popolare. E la rabbia degli europei nel solo ventesimo secolo ha fatto stragi inenarrabili. La sfida è nella tenuta su due fronti interni, una miscela esplosiva che solo l’unità continentale con un unico governo autorevole può affrontare. L’Europa ha due nemici che vogliono distruggerla, hanno stessa virulenza e non hanno dispiegato ancora tutta la loro forza, solo un’alternativa concreta può disinnescare questa deriva.