Cronaca

Precarie della scuola, 2 notti all’addiaccio. Madia non le riceve

Precarie della scuola da 48 ore aspettano il Ministro Madia arrampicate su una impalcatura di Piazza Madonna di Loreto. “Ci ascolti, da donna a donne”

Sono precarie della scuola di Roma, il peccato originale è essere precarie da più di 36 mesi. Le hanno già provate tutte, le abbiamo incontrate in piazza Campidoglio, in Aula Giulio Cesare, al Tempio di Giove e sparse per la città cerca di di focalizzare l’attenzione delle menti politiche, della città e del Paese, ora si sono arrampicate su una impalcatura in Piazza Madonna di Loreto. Ancora però l’unico interlocutore utile manca all’appello, la Ministro Madia non s’è ancora presentata al cospetto di queste donne che, nella giornata a loro dedicata, hanno deciso di sfidare tempesta e freddo. Jessica Amadei e Irene Germini sono ancora su quella impalcatura, infreddolite e stanche. Sono l’espressione delle precarie scuola. Sono l’estensione di tante colleghe che portano loro solidarietà e fiori, sostegno e determinazione.

E di calore -umano- gliene si può portare molto proprio oggi, in queste ore, convergendo a Piazza Madonna di Loreto. Precarie della scuola, mamme, amici e chiunque voglia stare vicino a tutta la delegazione che alle 18 incontrerà il vice capo gabinetto del Ministero della PA. La Madia non si è data disponibile e manda collaboratori in avan scoperta ma tant’è loro non si arrendono o demoralizzano. Irene e Jessica non sono certe di scendere per seguire la delegazione. Sono stanche e infreddolite ma per ora vogliono continuare la loro manifestazione pacifica, una di loro è stata colta da malore nella giornata di ieri.

Anni di lotta

Ora il tempo stringe e a rischiare il posto sono 5mila precarie della scuola e il ministero della Funzione Pubblica ha sino ad ora concesso solo un incontro con il vice capo di gabinetto. Ovviamente alle precarie della scuola non basta e pretendono che venga affrontata e risolta la  vertenza.

E’ il sindacato USB che le sostiene e guida la battaglia e in una nota Daniela Mencarelli, dell’Esecutivo Nazionale USB P.I. riferisce

“Questo pomeriggio l’USB Pubblico Impiego ha inviato al ministro Madia un ennesimo sollecito per un incontro … Da donna il ministro Madia finora mostra insensibilità nei confronti di altre donne, che per evidenziare la loro condizione di disagio e precarietà sono costrette a mettere in pericolo anche la propria salute. Ci auguriamo che nelle prossime ore arrivi un segnale di disponibilità al confronto”, conclude la dirigente USB.

Nell’intervista telefonica si percepisce l’amarezza e la rabbia di Irene e Jessica, stanche ma determinate a non mollare di un centimetro, ringraziano le colleghe di Roma e altre città che dimostrano loro sostegno e vicinanza trasmettendo loro forza e determinazione.

“Vogliamo un piano di stabilizzazione di tutto il precariato presente” dice Irene Germini RSU di USB. Ma c’è anche la cessione dei nidi ai privati e delle scuole allo stato contenute nel DUP – Documento unico di programmazione 2016 – presentato dal commissario straordinario Francesco Paolo Tronca sul tavolo. “Ieri è venuta Erica Battaglia” -PD- dice Jessica Amadei, “Virginia Raggi e Roberta Lombardi portavoce del Movimento 5 Stelle, Gianluca Peciola -SEL-, diverse parti politiche ma noi aspettiamo la Madia, manca solo lei…” e le ragazze, tra colpi di tosse e voce rauca di chi avrebbe bisogno di una tazza di latte e miele e una coperta calda, continuano “c’è proprio indifferenza da parte del Ministro Madia… Comportamento irrispettoso da parte di un Ministro donna nei confronti di altre donne, indifferenza totale”! Noi siamo salite sull’impalcatura nella giornata internazionale della donna, abbiamo voluto ricordare al Governo che a giugno manderanno a casa circa 5mila donne, precarie della scuola che per anni hanno sostenuto i servizi di Roma Capitale“…

Per la dignità di queste donne, delle lavoratrici tutte, per i bambini e per la città di Roma, anche SenzaBarcode e la sottoscritta si uniscono al grido di Jessica e Irene, di Serena, Laura, Irma, Marta e di tutte le precarie della scuola affinché Marianna Madia le ascolti e si adoperi immediatamente, da donna almeno se non lo fa da Ministro.

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Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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