Centri autodemolizioni, tavolo tecnico in Campidoglio
Centri autodemolizioni, tavolo tecnico convocato dal Commissario Francesco Paolo Tronca. Torquati “area di Osteria Nuova sia già sufficientemente compromessa”
“Apprendiamo che il Commissario Straordinario di Roma Capitale ha convocato per la data del 15 marzo un Tavolo Tecnico in Campidoglio con le Associazioni degli autodemolitori per stabilire i criteri di permanenza o di riallocazione dei Centri di autodemolizione nei siti del territorio in cui tali centri sono insediati. Apprendiamo inoltre che l’Amministrazione Straordinaria ha stabilito il mantenimento dell’operatività delle strutture oltre la data del 30 aprile, precedentemente stabilita come termine ultimo per l’attuazione del Piano di delocalizzazione.
La nostra amministrazione, sin dal suo insediamento, ha manifestato la propria contrarietà alla delocalizzazione delle autodemolizioni nel territorio di Osteria Nuova, come deliberato dall’Ordinanza n.13 del 28 giugno 2012 dell’allora Sindaco di Roma Gianni Alemanno.
Lo dimostra l’ordine del giorno presentato in consiglio municipale lo scorso 30 giugno 2015 e approvato all’unanimità dai consiglieri di maggioranza, in cui si precisa quanto l’area di Osteria Nuova sia già sufficientemente compromessa dal punto di vista delle strutture ad alto impatto ambientale e paesaggistico, vista la presenza degli apparati di radiotrasmissione di Radio Vaticana e dell’Enea Casaccia: chiediamo dunque che l’area sia sollevata dall’incarico di sito ospitante del centro di autodemolizione.
A tal proposito comunichiamo che il nostro Municipio ha provveduto in data odierna all’invio di una lettera indirizzata al Commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca e al Sub Commissario Giuseppe Castaldo, in cui chiediamo la convocazione di un Tavolo di confronto con i Municipi sulla questione, in quanto riteniamo che tali enti debbano essere coinvolti nella pianificazione delle procedure di delocalizzazione dei centri di demolizione.
Ci auguriamo che il nostro appello sia ascoltato e che prevalga la necessità di preservare e riqualificare le zone periferiche della nostra città, anziché peggiorarne lo stato e la qualità di vita dei cittadini che vi abitano.”