Lipotimia: ecco come riconoscerla
La lipotimia è una perdita momentanea di coscienza che può avere origini molteplici. Una fra tutte, ad esempio, è il caldo eccessivo.
Si presenta come una sensazione di mancanza, di debolezza improvvisa. Non c’è una totale perdita dei sensi ma non si è abbastanza lucidi né abbastanza in forza da reagire. È la lipotimia, una perdita momentanea di coscienza che può avere origini molteplici. Una tra tute, ad esempio, è il caldo eccessivo. Tra le conseguenze comuni di eccessive ondate di caldo, infatti, c’è proprio la possibile perdita temporanea e improvvisa di coscienza. A generarla è un improvviso calo di pressione arteriosa dovuto al ristagno di sangue nelle zone periferiche che causa una mancata corretta ossigenazione del cervello.
Lente di ingrandimento sulla lipotimia
Secondo il dizionario medico della Treccani, si intende per lipotimia una “Manifestazione morbosa accessionale, caratterizzata da intenso malessere, obnubilamento della coscienza, sudorazione con senso di freddo, ipotensione, polso filiforme”. Le cause possono essere davvero molteplici e spaziano dalla origine cardiocircolatoria alla riduzione dei liquidi circolanti, da una emozione troppo intensa a fenomeni di psicosi, isteria, ansia. Tra le origini del fenomeno anche cause di carattere neurologico: come attacchi ischemici transitori del territorio vertebrobasilare e traumi cranici senza lesioni emorragiche epidurali.
Chi soffre di lipotimia
I soggetti colpiti da questo fenomeno possono essere diversi. Dato il numero molto elevato di cause scatenanti, infatti, è possibile dire che a chiunque potrebbe capitare – almeno una volta nella vita – di essere soggetto a questo tipo di crisi. In realtà, sono molto più esposte le persone particolarmente sensibili, durante forti emozioni o contrasti di vario tipo. È il nervo pneumogastrico, responsabile del rallentamento del battito cardiaco, a generare le crisi lipotimiche. Un interessante approfondimento sulla lipotimia è offerta dal sito AlMeglio.it, portale dedicato al benessere di corpo e mente.
Crisi lipotimica e attacco epilettico, dov’è il confine
Alcuni aspetti presenti nella crisi lipotimica, soprattutto quando si manifesta con frequenza, possono accomunarla agli attacchi epilettici. È fondamentale, quindi, avvalersi di una precisa diagnosi, effettuata da uno specialista. In entrambi i casi, spesso, i soggetti colpiti da queste patologie possono ritrovarsi a fare i conti con una perdita del tono muscolare, responsabile dello svenimento. Per un medico è facile notare le differenze tra i sintomi ma nel caso in cui non fosse presente alcuno specialista al manifestarsi dell’evento potrebbe rendersi necessario un elettroencefalogramma rivelatore.
Ecco alcune patologie che possono avere come conseguenza la lipotimia
In alcuni casi, le crisi lipotimiche possono essere conseguenza di patologie diverse. È il caso, ad esempio, di chi soffre di anemia o attacchi di ansia o di ulcera peptica. Ma è il caso anche di chi si ritrova ad affrontare colpi di calore, una congestione digestiva, una sindrome da decompressione o ustioni. Come già evidenziato, questo fenomeno può essere causato da stress, stanchezza, cattiva ossigenazione dell’ambiente, digiuno, ipoglicemia, traumi fisici ma anche da immobilità prolungata. Si manifesta generalmente attraverso segni premonitori e non è particolarmente violenta. La perdita di coscienza è, il più delle volte, preceduta da annebbiamento della vista, debolezza diffusa, nausea, pallore, sudorazione fredda, abbassamento della frequenza cardiaca, atonia muscolare, ipotensione arteriosa.
Come curare la lipotimia
Più che di cura vera e propria è possibile parlare di piccoli trucchi da applicare nel momento in cui si manifestano i primi sintomi di una crisi lipotimica. Il soggetto interessato deve essere portato in una stanza o in un luogo areato, cintura, eventuale cravatta e tutto ciò che fa pressione deve essere allentato. Va poi steso, con la testa verso il basso per favorire l’affluire del sangue al cervello e la sua ossigenazione. Forti emozioni vanno evitate, così come l’eccitazione nervosa. Molto utile è l’assunzione, prima di andare a dormire, di infusi di verbena odorosa.