Cronaca

Malati cronici, discriminati dalla Regione Lazio

Malati Cronici, il progetto PDTA della Regione Lazio li discrimina. Santori FdI “Zingaretti chiarisca, rivedere quanto prima questo progetto discriminatorio”

“E’ inaccettabile la discriminazione tra malati cronici, divisione tra pazienti di serie A e di serie B che si profila nel nuovo progetto PDTA della Regione Lazio. Sembra paradossale ma, ad oggi, non è possibile prenotare visite specialistiche per i malati cronici. Come è possibile che malati che vivono ogni giorno situazioni difficili e dolorose debbono affidarsi alla sorte per avere dei buoni servizi sanitari? Sulla base di questo progetto discriminatorio, molti cittadini diabetici, cardiopatici, malati con problemi di deambulazione, portatori di broncopneumopatia cronico ostruttiva, e altri malati cronici non potranno più contare sulla certezza e continuità della cura. Se tale interpretazione dei decreti e delle norme vigenti venisse confermata, tale situazione sarà non solo peggiorativa per la qualità della vita dei malati cronici ma anticostituzionale e discriminatoria” E’ quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere di Fratelli d’Italia in Regione Lazio, che sulla questione ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al presidente Zingaretti.

Qui disponibile l’interrogazione: Progetto PDTA Regione Lazio: criticità e discriminazioni tra malati cronici

“I nuovi Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) voluti da Zingaretti – continua Santori – in teoria promettono di assicurare cure e servizi migliori per i cittadini con malattie croniche, mediante una collaborazione con i medici di base e con le Case della Salute. Di fatto, però, si profila una vera e propria situazione discriminatoria tra i pazienti, quando si tira in ballo il principio della volontarietà. Il progetto prevede, infatti, l’adesione volontaria del medico di base che, su indicazione dello specialista della Casa della Salute, provvederà autonomamente alla prenotazione telematica della visita e degli esami e analisi, in conformità a un pacchetto annuale definito specificatamente dalla Regione”.

“Chiedo, pertanto, al presidente Zingaretti in che modo intende superare la discrepanza di trattamento, dovuta all’adesione o meno dei professionisti di riferimento al progetto PDTA. Mi piacerebbe, inoltre, sapere quali sono nel dettaglio i problemi di natura tecnica che stanno facendo slittare l’effettivo passaggio al nuovo sistema. Non nascondo che sono molto preoccupato da questo periodo di transizione. Non vorrei che fossero confermate i disagi già in essere di un’impossibilità di seguire la consueta procedura di prenotazione, non consentendo ai pazienti di fare riferimento alla figura professionale che abitualmente li assiste. Invito il presidente Zingaretti – conclude Santori – a fare luce sulla vicenda e, se si confermassero i gravi problemi evidenziati, a rivedere quanto prima questo progetto discriminatorio”.

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