Acqualatina, analisi possibili soluzioni e domande
Acqualatina, Eduardo Accetta FI richiede convocazione urgente per analizzare possibilità e soluzioni. Luigi Gioacchini e Movimento Libero Iniziativa Sociale si pongono delle domande
Acqualatina è l’oggetto della nota che Eduardo Accetta capogruppo di Forza Italia in consiglio provinciale, invia al presidente della Provincia di Latina, Eleonora Della Penna.
La richiesta è per la “convocazione urgente di un consiglio provinciale con all’ordine del giorno la situazione di Acqualatina, nonché l’analisi delle opportunità esistenti e le possibili soluzioni per il futuro, al fine anche di redigere un documento che possa vedere, stando la generale condivisione dell’esigenza di pervenire ad una ri-pubblicizzazione del servizio, tutti compatti nel percorso da intraprendere a tutela dei cittadini e della loro decisione”. Questo recita la nota, in allegato anche il testo integrale che vi proponiamo: convocazione urgente Acqualatina
Ne abbiamo parlato con Luigi Gioacchini, tra i fondatori di Movimento Libero Iniziativa Sociale di Sezze che da anni si occupa di quanto accade sul territorio della provincia di Latina.
“Leggendo questa nota molte sono le domande che mi pongo” risponde Gioacchini “secondo gli estensori del comunicato la società Acqualatina avrebbe sempre agito al meglio; perché le cose dovrebbero quindi cambiare? Andiamo subito al sodo, cosa c’è sotto a quella che sembra essere l’ennesima speculazione? E sopratutto, perché non battersi per lasciare la situazione invariata? Cosa ci guadagnerebbero i cittadini da questa ennesima piroetta fatta di acqua? Le bollette diminuirebbero? Non c’è il rischio che questo spacchettamento tra Acqualatina e ACEA faccia, invece, arricchire i carrozzoni sulle spalle dei contribuenti? Perché evidenziare che i Comuni, non ci rimetterebbero niente da questo ennesimo regalo ai privati se i soldi che gli verrebbero elargiti sono sempre dei cittadini? Quali valori cederebbero, in cambio di quei soldi, i privati in oggetto oltre alla carta (che potrebbe anche essere carta straccia) delle azioni? Perché, allora, nell’interesse dei cittadini contribuenti non illustrare tutto ‘lo storico’ nel quale si evincerebbe in che modo Veolia è entrata in possesso del 49% delle azioni di Acqualatina?”
Conclude Luigi Gioacchini “spero che con questi spunti sia riuscito a spiegare, almeno in parte, cosa potrebbe esserci sotto quella che potrebbe rivelarsi solo l’ennesima speculazione finanziaria a vantaggio dei soliti noti. Per acqua pubblica si intende un servizio gestito direttamente dall’Assessorato regionale e non attraverso holding o carrozzoni più o meno mascherati, che ci si trovi a Latina, Roma o in qualsiasi altra città del Paese”.
SenzaBarcode è disponibile ad accogliere e pubblicare le risposte degli interessati.