Parioli In Danza, è di scena Ballades
Nuovo doppio appuntamento al Teatro Parioli Peppino De Filippo con la rassegna Parioli In Danza curata da Aurelio Gatti, giovedì 3 e venerdì 4 marzo è di scena Ballades.
Parioli In Danza si apre con Ballades, un lavoro di impostazione e concezione moderna, che attinge dalle tradizioni culturali e popolari del nostro Paese, ispirato in gran parte anche alla pellicola di un grande maestro del cinema italiano, Ballando Ballando di Ettore Scola, compianto regista a cui l’opera è dedicata. Ideato, interpretato e realizzato dalla Compagnia Fabula Saltica e prodotto dall’Associazione Balletto “città di Rovigo” in collaborazione col Comune di Rovigo – Teatro Sociale, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – ArcoDanza Regione del Veneto, lo spettacolo – definito dalla critica specializzata “intelligente, raffinato e pieno di fascino” – riflette le atmosfere di sogno nelle quali si cerca spesso di evadere, oltre le costrizioni quotidiane: la balera è infatti la vera protagonista della scena che fa da sfondo a una non – storia che racconta i comportamenti, la voglia della gente comune di ritrovarsi il sabato sera o la festa per sfuggire un po’ al grigiore, per fantasticare, e amare perfino, mentre il corso del tempo assorbe e sfuma tutto inesorabilmente.
Ed è sempre la balera, questo locale molto diffuso, arredato in maniera semplice e “rudimentale”, tendenzialmente frequentato da un pubblico di estrazione popolare, caratterizzato spiccatamente per il tipo di musica che in essa si suona e si balla, da eseguire soprattutto in coppia, che diventa un piccolo mondo dove prendono vita attese e speranze, incontri e storie, passioni e delusioni.
Attraverso una rilettura giocosa, ironica, contemporanea, la coreografia esplora la vita e le atmosfere delle balere: luoghi fermi nel tempo, in cui, grazie alla danza, le storie personali di uomini e donne comuni si intrecciano, trasformandosi in Ballades, per una narrazione poetica e al tempo stesso sensuale.
“Entrare in una sala da ballo è come varcare la soglia di un microcosmo fatto di un concentrato di comportamenti quotidiani – afferma Claudio Ronda, coreografo della performance – un luogo dove si mescolano le passioni, gli amori più o meno eterni e gli intrighi più o meno piccoli che sull’onda incalzante della musica di un’orchestrina, al ritmo della danza, si esaltano e si amplificano. Un luogo magico dove per una sera si ha la possibilità di trasformarsi in protagonisti assoluti e mettere in scena il personaggio che di volta in volta si intende recitare.”
Le musiche originali di Paolo Zambelli, che attingono dalla tradizione popolare del valzer, dal tango e dalla mazurka, si arricchiscono di sonorità moderne legate al jazz e al rock e in un ritmo serrato e coinvolgente, esaltano l’energia delle danze, per diventare complici di questo gioco. L’orchestrina, come nella migliore tradizione, accompagna con molta discrezione la messa in scena, si adegua agli umori degli ospiti, segue le tensioni emotive, dà voce alle aspettative e ai sogni di chi attraverso di essa esprime la voglia di conoscere e farsi conoscere.