“Renzi accende 8 gassificatori, Zingaretti come Ponzio Pilato”
Gassificatori, Fabrizio Santori al presidente della Regione Lazio “Si è macchiato di codardia, riferisca in consiglio sulla sua assenza in Conferenza Stato Regioni.”
“Il governo Renzi ha posto la pietra tombale sul territorio di Malagrotta, mentre Zingaretti era assente ingiustificato. Il presidente della regione, infatti, è scappato dalla Conferenza Stato-Regioni, che nel frattempo ha approvato, con il solo voto contrario della Campania e della Lombardia e la clamorosa assenza del Lazio, l’accensione di due linee di gassificazione che devasteranno il quadrante ovest della periferia della capitale che brucerà i rifiuti di tutta la Capitale, del Vaticano e di alcuni comuni limitrofi assorbendo i rifiuti degli impianti di Roccacencia, Salario e Malagrotta.
E’ il fallimento di un’intera classe politica del centrosinistra che ad ogni livello aveva promesso di tutelare il territorio e l’ambiente prendendosi gioco delle associazioni ambientaliste. Il suo programma elettorale che parlava di rifiuti zero è diventata carta straccia e non c’è dubbio che si tratta dell’ennesima bugia di ZeroZingaretti che non si smentisce favorendo come al solito i soli poteri forti calpestando la salute dei cittadini”.
Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, in merito all’annuncio del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti relativo alla realizzazione di una rete nazionale di ‘termovalorizzatori’ contenuta nell’art. 35 dello Sblocca Italia, che prevede la realizzazione di 8 termovalorizzatori.
“Tutti ricordano Zingaretti e Marino che sbandieravano la chiusura di Malagrotta e promettevano il risanamento ambientale. Ora il presidente della regione riferisca in consiglio sulla sua assenza, perché ha commesso un alto tradimento e si è macchiato di codardia” conclude Santori.