Affittopoli, segnalazioni del SULPL dal 2005
Affittopoli, si torna sul mai realmente risolto scandalo che affligge la capitale, una soluzione possibile arriva dal sindacato SULPL Roma
Sulpl Roma rende noto:
Le cronache degli ultimi giorni parlano del problema affittopoli nel comune di Roma. Un problema fisso e ricorrente che ciclicamente si affaccia alla ribalta delle luci della cronaca. Non possiamo dire che il comune non sia a conoscenza dei problemi nella gestione del suo immenso, e forse neanche tutto conosciuto, patrimonio immobiliare.
Era il 3 novembre 2005 quando denunciammo pubblicamente che il comune ignorava le segnalazioni sulle irregolarità riscontrate dalla allora chiamata Polizia Municipale (ora Polizia Locale).
Conosciamo bene queste problematiche perché la Polizia Locale viene chiamata ad intervenire per decine di chiamate che vanno dalla lampadina rotta nell’androne delle scale condominiali, ai danni delle tubazioni all’interno degli appartamenti. Oltre alle occupazioni illegali. Siamo sempre sul campo insomma.
Il comune è quindi storicamente incapace di mantenere e curare il proprio patrimonio immobiliare che dovrebbe servire per essere d’aiuto a chi la casa ha difficoltà ad averla. I canoni di locazione diventano una barzelletta per coloro i quali vivono nella consapevolezza di essere “amici di qualcuno” o semplicemente professionisti dell’inadempienza.
Allora la soluzione è una sola: trasformare gli inquilini in proprietari!
Il canone di locazione, piccolo o grande che sia non ci interessa, diventi la rata del mutuo che contraggono con il comune per l’acquisto dell’immobile. Solo al termine del pagamento la casa diventa di proprietà effettiva.
Se oggi abbiamo picchi di menefreghismo degli inquilini nella conservazione di un bene che non considerano proprio perchè pubblico (da veri e propri parassiti) con elevatissime spese di manutenzione spettanti al comune, domani, diventando proprietari del bene, avrebbero tutto l’interesse a conservarselo. Finirebbe tutta insieme l’epoca di costosi macchinoni parcheggiati nei giardini condominiali delle case comunali.
Finirebbe l’epoca dei passaggi di “proprietà” tra familiari degli appartamenti che per decenni occupano lo stesso immobile.
I soldi risparmiati dalle costose manutenzioni andrebbero a coprire se non a superare tutti i tagli ai servizi sociali che sono stati effettuati nel corso di questi anni.
Finalmente decine di Poliziotti Locali sarebbero liberati da incombenze inconcludenti e potrebbero essere impiegati in altri incarichi di sicurezza urbana in città.