Giorno della Memoria. Centro ricerca per la pace e diritti umani
Mercoledì 27 gennaio 2016 presso l’istituto d’Istruzione Superiore “Fabio Besta” di Orte (Vt) si è celebrato il Giorno della Memoria.
Rende noto il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo
L’iniziativa è stata promossa dall’Anpi e dall’Auser di Orte in collaborazione con l’istituto scolastico.
L’incontro, cui hanno preso parte tutti gli studenti dell’istituto, si è aperto con la lettura di una presentazione da parte di studenti e studentesse, cui e’ seguita la proiezione del film documentario “Notte e nebbia” di Alain Resnais, film che costituisce una drammatica testimonianza sulla Shoah ed e’ uno dei capolavori assoluti del cinema.
Successivamente dopo un intervento di una studentessa ha preso la parola il presidente dell’Anpi di Orte, Massimo Recchioni; è poi intervenuta la professoressa Giovanna Cavarocchi a nome dell’Auser; studentesse e studenti si sono quindi alternati nella lettura di alcune testimonianze.
E’ quindi intervenuto Salvatore Federici, che fu uno dei militari italiani deportati in Lager dopo l’8 settembre 1943, presidente dell’Associazione combattenti e reduci; la luminosa e appassionata testimonianza personale di Salvatore Federici ha profondamente commosso l’intero uditorio che più volte lo ha interrotto con fragorosi applausi.
Sono poi intervenuti il responsabile del “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, Peppe Sini; la preside dell’Istituto, Fiorella Crocoli; e conclusivamente di nuovo il presidente dell’Anpi, Massimo Recchioni, che ha dato lettura di un celebre testo di Martin Niemoeller.
Nel corso dell’incontro è stata anche data lettura del testo integrale della legge istitutiva del “Giorno della Memoria“.
All’assemblea ha fatto seguito un momento conviviale in cui la tensione morale palpabile durante l’intero incontro – attestata dal vibrante silenzio, dalle frequenti lacrime di commozione – si e’ stemperata in un più affettuoso e amicale interloquire familiarmente e in un caldo, comune stringersi ad abbracciare Salvatore Federici, testimone generoso che ad ogni persona ha voluto donare una cordiale, paterna parola di incoraggiamento a perseverare sulla via del bene, della verità, della dignità, della solidarietà, della pace che salva le vite.
Nell’ampia sala in cui si e’ svolta l’assemblea resta esposta un’ampia e accurata mostra informativa e documentaria promossa dall’Anpi, che può essere visitata anche nei prossimi giorni.