Termini e terrorismo, un giocattolo manda in tilt la città
Termini evacuata, allarme terrorismo, negozi chiusi e passeggeri bloccati sui treni, l’arma è un giocattolo ma la psicosi è reale. Cosa è successo e perché
Possiamo dire che il sistema ha funzionato e questo ci conforta, tutte le forze dell’ordine si sono attivate, decine di fotografie e video dimostrano l’efficienza del comparto sicurezza, Tronca sta lavorando alla riqualificazione, in concerto con la Polizia Locale e altri soggetti preposti si vuole rendere la stazione Termini, punto nevralgico della capitale, più sicura e pulita.
Così capita che un uomo con cappello calato in testa, zainetto in spalla e un fucile giocattolo tenuto in mano faccia scattare un’immensa macchina della sicurezza. Probabilmente non è un’idea geniale tenere un’arma giocattolo senza l’uso di una busta, una custodia o magari incartato in confezione regalo, specialmente se ci si sta addentrando in una stazione dove passano migliaia di persone, durante il Giubileo, in pieno allarme terrorismo diffuso in tutto il mondo!
Passeggeri bloccati sui treni e negozi chiusi
Erano circa le 19, la stazione è stata rapidamente evacuata, chiusi i negozi e i bar, i passeggeri bloccati sui treni con una sola informazione “uomo armato si aggira a Termini” e quindi panico. La gente strilla, tutti hanno paura del proprio vicino ma non basta, intorno alle 20 arriva il treno da Campobasso, i passeggeri scendono e giungono alla fine del binario 20bis, a quel punto trovano una stazione deserta e le forze dell’ordine che li incitano ad andarsene, se non fosse una situazione tragica sarebbe una bella scena da film comico.
Come è riuscito un uomo entrare a Termini con un fucile in vista e non essere fermato se non quando è partito l’allarme? E come è stato possibile che l’uomo non si sia accorto del panico seminato? Ma Roma non era la città più sicura d’Italia? Il prefetto Gabrielli ci aveva rassicurati ma oggi, alla luce di quello che è fortunatamente solo un grande equivoco, cosa può dirci per rasserenarci?
Psicosi e spari
Il pizzaiolo di 44 anni ha preso tranquillamente, il treno per Anagni partito pochi minuti dopo l’allarme, eppure c’è chi ha denunciato degli spari, chi ha visto un uomo puntare l’arma e anche chi giura di averlo visto scappare fuori dalla stazione. Tutto questo ha un nome, psicosi collettiva e può fare molti danni.
Per alcuni è una persona con disturbi mentali, per altri è un miracolato, negli Stati Uniti sarebbe stato crivellato, ieri avrebbe potuto morire decine di volte.
Di sicuro bisogna interrogarsi sui fatti, su come ha funzionato la macchina, dopo, e su come si poteva evitare tutto questo.
Un consiglio: ci sono tanti bei giocattoli istruttivi, i nostri figli stanno già crescendo circondati dalle armi -film, cartoni animati, tg…- possiamo evitare questo tipo di gioco, sarebbe bello.