Agitazione sindacale, USI. Biblioteche, Palaexpo, Zètema
Proclamazione da parte della Confederazione USI Intercategoriale dell’8 gennaio, di stato di agitazione sindacale locale e cittadina nella Capitale d’Italia. Ipotesi di fusione Biblioteche di Roma con Palaexpo e Zetema Progetto Cultura
E’ in gioco il futuro assetto dei servizi e del lavoro, una valutazione negativa dell’Usi, che ha portato all’attivazione delle procedure per dare un primo segnale di contrasto, in attesa di documenti ulteriori e specifici, sulla manovra e le indicazioni contenute nel Documento unico di programmazione 2016 – 2018 (Allegato n. 4/1 D.Lgs. 23/06/2011, n. 118, e ss.mm.ii.), predisposto dalla Ragioneria Generale e dagli Uffici centrali dell’Ente Roma Capitale, ratificato (non si sa con quale autorità e legittimazione…) dal Commissario straordinario Tronca, alla vigila di Natale e sui tavoli di discussione in città.
Lo stato di agitazione sindacale e le prime iniziative di mobilitazione nel mese di gennaio 2016 riguarderanno la prosecuzione delle forme di autotutela collettiva e l’intervento delle varie rappresentanze sindacali interne e dell’Usi, anche con altri raggruppamenti sindacali di base e autorganizzati, per quanto riguarda il settore scolastico educativo (asili nido e scuole dell’infanzia), dell’intera gamma dei servizi e attività esternalizzate del terzo settore-servizi sociali e socioassistenziali-sanitari-educativi-di accoglienza-inclusione sociale, specie nei cambi di gestione e appalto di importanti servizi, di opposizione allo smantellamento dei canili comunali e dei processi di ristrutturazione, ridimensionamento, esternalizzazione e privatizzazione che colpiranno servizi comunali, delle principali aziende pubbliche e partecipate (ex municipalizzate, tra cui Farmacap, Zètema, AMA, Roma Multiservizi, Risorse per Roma, Asdir, aziende del trasporto pubblico locale), del personale comunale, in totale circa settantamila persone tra dipendenti capitolini, delle aziende pubbliche e degli appalti..
L’USI invita le altre strutture sociali, sindacali e di opposizione a Roma Capitale, a intervenire congiuntamente e in forma coordinata, per tentare di bloccare questi provvedimenti annunciati e preventivati, dannosi per la cittadinanza e per chi lavora, anche in termini di perdita di poti di lavoro, tagli a servizi importanti e di aumento dei rischi per la salute e la sicurezza nei posti di lavoro e nei territori, di peggioramento delle condizioni di lavoro.