Duccio Camerini “risorgi”, Teatro Lo Spazio, fino al 6 dicembre
Debutto nazionale per Duccio Camerini, autore, regista e interprete di “risorgi”, al teatro Lo Spazio fino al 6 dicembre. Un testo in romano su una Roma terra di nessuno alle soglie del Giubileo, tra legalità e illegalità, benessere e miseria.
Mentre in questi giorni è al cinema nel nuovo film di Massimiliano Bruno e nel 2016 sarà di nuovo in teatro, all’Arcobaleno di Roma, con Zio Vanja, Duccio Camerini è in scena fino al 6 dicembre con il suo nuovo spettacolo “RISORGI”. Un cast di 9 attori, Camerini compreso, per uno spettacolo che stravolge il palcoscenico de Lo Spazio, prendendo pieno possesso del teatro. Un grande debutto in scena fino al 6 dicembre con Nicola Sorrenti, Ciro Carlo Fico, Barnaba Bonafaccia, Marco Damiano Minandri, Simone Bobini, Matteo Micheli, Giusy Emanuela Iannone e Cristina Pedetta.
“Risorgi”, scritto da Duccio Camerini in romano, è accompagnato dalla musica dal vivo di Matteo Colasanti, i combattimenti scenici sono a cura di Massimiliano Cutrera, la musica della festa è di Mercutio. Presentato dalla Casa dei racconti, lo spettacolo, prodotto da La Contrada-Teatro Stabile di Trieste, è stato allestito con il sostegno del Centro sperimentale di cinematografia e di Spintime labs.
“Un traffico di storpi e mendicanti sullo sfondo del nuovo giubileo. Una storia scabrosa e barocca –afferma l’autore Duccio Camerini- quasi una preghiera, a cavallo tra la periferia e la campagna sventrata. Marika, un uomo di mezza età, aspirante transessuale in attesa dell’operazione; Sergio, un marchettaro che non vuole smettere di illudersi; Traiano, il figlio di Marika, gestisce insieme al padre una specie di “azienda di famiglia”: un traffico di storpi e deformi che loro proteggono e addestrano a chiedere l’elemosina, soprattutto in vista del nuovo Giubileo della Misericordia, annunciato dal Papa; Mongo, un ragazzo ritardato, un fool che vede dietro le cose e gli eventi; Semmi, un cameriere che fa arti marziali e prende “bombe” illegali in vista degli incontri; Rosa, la sua ex, una tossica – un tempo assistente sociale – che lo ricatta per convincerlo a tornare con lei. E poi Nadia, impiegata della Circoscrizione alle prese con un figlio disabile, e Bacio, un marchettaro più maturo. Infine “Latodestro”, uno storpio “acquisito”, è finito sotto un camion perdendo l’uso del braccio e della gamba sinistri, è lui il piccolo Robespierre che guida gli altri storpi alla rivolta.
Storie senza morale alla fine di una città, in una terra di nessuno tra legalità e illegalità, benessere e miseria, solitudine e assenza di passato…Ogni personaggio è in attesa di una sua personale resurrezione, davanti ad un mondo ridicolo che sa solo ignorare”.