Cronaca

Bernardini in replica a Rizzo “banale chiusura demagogica verso la Uil”

Il  Segretario Generale UIL FPL Roma e Lazio Sandro Bernardini in una nota replica all’articolo di Rizzo a proposito delle rotazioni

“Sfugge al giornalista Rizzo, che forse non è costantemente impegnato sulle vicende romane, che la UIL FPL di Roma e Lazio ha sempre affermato che il modo migliore per difendere la normativa anticorruzione è quello di applicarla secondo le prescrizioni che la stessa normativa contiene”.

E’ quanto afferma il Segretario Generale UIL FPL Roma e Lazio Sandro Bernardini a proposito di un articolo di Sergio Rizzo sul Corriere della Sera di oggi 21 novembre 2015, riguardante la sentenza che vede soccombente l’amministrazione capitolina in un ricorso promosso dalla UIL FPL Roma e Lazio sulle modalità applicative del piano triennale anticorruzione.

“Riteniamo infatti un po’ avventato – prosegue Bernardini – e superficiale liquidare la vicenda con una banale chiusura demagogica verso la Uil, che dalla sua lontana origine si definisce da sempre “sindacato dei cittadini”. Da parte di un opinionista così quotato ci saremmo aspettati piuttosto una capacità di approfondimento del giudizio verso un’intera classe dirigente capitolina, inadeguata a dare correttamente corso a una normativa così importante, di cui la Uil ha chiesto semplicemente la corretta applicazione. La forma è sostanza, caro Rizzo. Non è questa la sede per entrare nel merito, ma possiamo assicurarle che sono state messe in atto vistose iniquità e che a non essere toccate sono state esattamente le rendite di posizione, per scelta di chi doveva garantire un’imparziale attuazione della Legge 190. Le scelte personalistiche e le distorsioni arbitrarie non pagano, specie se messe in campo da chi riceve lauti compensi pubblici per garantire la legalità di un intero Ente.”

“Pertanto, dottor Rizzo – conclude Bernardini – ci aspettiamo che la prossima volta che prenderà in esame l’argomento, avrà l’onestà intellettuale di chiedere ai vertici Capitolini come mai si compiano questi clamorosi autogol senza che alla fine nessuno paghi

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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