Cronaca

Augusto Caratelli, Difesa Caput Mundi, parliamo di Esquilino e Monti

Comitato difesa Caput Mundi da anni si batte per proteggere i quartieri. Sabato 21 a piazza Vittorio arriva Ratake, ne parliamo con Augusto Caratelli.

Il comitato esiste dal 1998, da sempre si batte contro il degrado e la mala gestione di due tra i più importanti rioni di Roma, quello dell’Esquilino e Monti.  Augusto Caratelli ne è presidente e ci racconta delle battaglie di questi anni fino alle più recenti mobilitazioni. La zona è conosciuta anche fuori da Roma proprio per i connotati multietnici, dal mercato dell’Esquilino dove si trovano ogni genere di spezie, frutta di diversi Paesi, cane macellata con metodo Halal o le decine di negozi cinesi che vendono dall’abbigliamento agli alimentari passando per le suppellettili.

Augusto Caratelli, nell’intervista a fine pagina, ci spiega come il Comitato abbia ostacolato l’insediamento di una nuova China Town e che difende quello che di fatto è il triangolo della cristianità, difatti vi troviamo la basilica di Santa Croce in Gerusalemme ove è conservata un frammento della Santa Croce, Santa Maria Maggiore, dedicata alla Madonna e San Giovanni in Laterano ossia la Basilica Superiore, possiamo solo immaginare l’assalto che vivranno i rioni Esquilino e Monti nell’anno santo che sta per cominciare.

Chiedo ad Augusto Caratelli qual’è la sofferenza del territorio “sono diverse situazioni che si sono create negli anni, una recente e molto attuale è la nascita da 4 moschee, diciamo camuffate all’interno di associazioni culturali islamiche, che hanno creato molti problemi di convivenza perché alcune di queste, due in particolare, sono poste accanto a delle chiese cattoliche e ovviamente il numero delle persone che arriva all’Esquilino per pregare, chiaramente può dare la sensazione agli abitanti di essere assediati. In alcuni momenti si raggiungono le 500/700 persone”, parla poi dell’ampia comunità cinese che negli scorsi hanno ha tentato di insediarsi con una nuova China Town.

Parliamo del servizio ‘decoro urbano‘ che in passato si occupava, tramite appositi mezzi, di rimuovere scritte e graffiti, servizio che pare non essere più presente sul territorio. Diverso il discorso con ‘Ratake‘ un gruppo di volontari occupati a ripulire varie zone di Roma –qui alcuni appuntamenti– che sabato 21 novembre si recherà in piazza Vittorio e dalle ore 8.30 sotto i portici di Enpam e, come recita il programma, ci saranno “due idropulitrici Ama lavoreranno per pulire il colonnato. Locandine ed adesivi abusivi saranno eliminati dai volontari. Pennello alla mano ripristineremo i colori originali delle pareti imbrattate. All’interno dei giardini, previsioni meteo permettendo, un gruppo di volontari si dedicherà all’area giochi”.

21 novembre piazza Vittorio
21 novembre piazza Vittorio

Decisamente molto bello che volontari decidano di mettersi insieme a ripulire la città, curioso che l’evento sia organizzato anche con AMA e specialmente il Comune di Roma. Le perplessità sono lecite e per diversi motivi, la base volontaria non può avere una continuità programmata, ovvero non è possibile che le stesse persone siano impegnate ogni giorno in orari stabiliti e con continuità -questo da segnalazioni pervenuteci- Augusto Caratelli pone altre due riflessioni “perché noi dobbiamo pagare all’incirca mille euro l’anno di tassa e avere un servizio pessimo? E poi andare noi a pulire queste strade” e poi analizza il fenomeno da un punto di vista politico “mentre noi prima segnalavamo queste cose all’AMA, oggi qualcuno strumentalmente -detto con affetto ma è così- sta tentando con questa operazione di Ratake di dare visibilità a una parte politica che ha governato il Municipio e che lo governa da cinquant’anni -il PD– e che oggi, per convincere i cittadini ancora a votarli, fanno queste operazioni un po’ mascherate dove però all’interno ci sono dei consiglieri del PD”…

L’intervista continua parlando anche del commissario speciale Francesco Paolo Tronca che nei primissimi giorni dopo il suo insediamento sembrava disponibile ad un confronto ma che poi non ha ancora ricevuto Augusto Caratelli e il Comitato.

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Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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