UGL-ARVU, Renzi Alfano: gestione e impiego Polizia Locale di Roma
Giubileo e sicurezza, le ragioni che rendono la gestione e l’ impiego del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, alla stregua del film “brancaleone alle crociate”.
Riceviamo e pubblichiamo
Avevamo immaginato che la prematura conclusione dell’esperienza “Marino”, aprisse finalmente una riflessione sui danni ed i problemi non solo di ordine contrattuale, da questa cagionati al Corpo di Polizia Locale Roma Capitale, che è bene ricordare come, con i suoi 6000 dipendenti, costituisca un imprescindibile risorsa cui attingere per le politiche sulla sicurezza.
E’ notizia di cronaca come i recenti barbari attentati terroristici, avvenuti a Parigi nei giorni scorsi, abbiano fatto alzare il livello d’allarme nel nostro paese anche e soprattutto in vista dell’ imminente apertura dell’anno Giubilare e che vede la città di Roma ed i suoi luoghi simbolo, al centro di minacce da parte di terroristi che si richiamano alla fede islamica.
In questo contesto, il Coordinamento Romano della UGL-Polizia Locale e l’ufficio di Presidenza dell’ A.R.V.U. Europea denunciano all’opinione pubblica ed alle istituzioni tutte, le gravissime carenze in cui il Corpo e’ costretto ad operare, con le immaginabili ripercussioni sulla sicurezza dei cittadini e dei lavoratori, riassumendone in alcuni punti le piu’ macroscopiche:
Mancanza di accesso alla banca dati interforze (sistema S.D.I.):
A differenza, di tutti gli altri Corpi (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato e Polizia Penitenziaria), al Corpo di Polizia Locale è infatti precluso l’accesso a tale banca dati, con la surreale conseguenza che, all’agente in strada non e’ dato sapere se la persona sulla quale sta eseguendo accertamenti (?), sia un normale cittadino, un latitante od ricercato con mandato di cattura internazionale.
Mancanza di idonee protezioni individuali:
A differenza del restante personale (ivi compreso l’esercito), che verrà impiegato nella sicurezza dell’urbe, agli agenti di Polizia Locale , viene richiesto di prestare servizio anche in prossimità degli “obiettivi sensibili”, privi degli strumenti di protezione individuale adeguati (c.d. “giubbotti antiproiettile”).
Mancanza di coperture assicurative del personale:
Che a differenza degli altri lavoratori del settore, si trova privo della “causa di servizio”, privo della possibilità di accedere all’ equo indennizzo” per qualsivoglia tipo di infortunio egli abbia sul lavoro e totalmente privo (nonostante le promesse dell ex-sindaco Marino) di copertura assicurativa.
Mancanza di formazione:
Con particolare riferimento alla gestione di eventi “particolari” ed alla predisposizione di adeguati “protocolli di intervento” del personale, per la corretta gestione dei suddetti eventi nelle aree di propria competenza.
Mancanza di organico:
Carente di circa 2500 unità rispetto alla pianta organica prevista per legge, con una procedura concorsuale indetta nel 2010 che vede a tutt’oggi i candidati (di cui si richiede l’immediata assunzione) “sospesi” nel limbo in cui le scellerate scelte Nieri-Marino (contestate dal T.A.R.) li hanno fatti precipitare.
Mancanza di motivazioni:
Del personale tutto, che a causa di una modifica unilateralmente imposta dall’amministrazione non vede essere contrattualmente riconosciuta alcuna specificita’, rispetto ai colleghi “impiegati” nel settore amministrativo. L’obbligo periodico di espletare servizi notturni, l’obbligo periodico di dover lavorare nei giorni festivi, l’obbligo di garantire prestazioni ritenute esigibili H24, l’obbligo di intervenire in “scenari pericolosi”, quali campi nomadi o sgomberi di immobili occupati, solo per citare alcuni esempi, non vede attualmente alcuna forma di incentivazione economica, professionale e previdenziale, nemmeno rispetto agli emolumenti contrattuali degli altri colleghi del Comune di Roma.
Per le situazioni sovraesposte, l’ A.R.V.U. Europea e la UGL Polizia Locale di Roma, nel superiore interesse cittadino, rivolgono il loro appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro dell Interno On. Angelino Alfano, al Commissario per il Giubileo Prefetto Franco Gabrielli ed al Commissario di Roma Capitale Prefetto Francesco Paolo Tronca , affinchè ciascuno per gli ambiti di propria competenza, celermente intervengano nel superamento delle suddette criticita’ al fine di ottimizzare e recuperare un importante realtà che vede oltre 6000 persone quotidianamente impegnate nel tessuto urbano, al compito di “polizia di prossimita’” e di “sicurezza partecipata” cui sarebbero funzionalmente preposte.