Ex Ospedale Forlanini “un degrado senza precedenti
Sopralluogo per il consigliere regionale Fabrizio Santori, anche le prostitute intorno alla camera mortuaria dell’ex Ospedale Forlanini. Il Prefetto intervenga.
“Le strutture dell’ex ospedale Forlanini sono in un degrado senza precedenti ed oggi, al di là degli annunci del presidente Zingaretti non si è vista neanche l’ombra di un progetto per il futuro della struttura. Altro che bando delle idee che sarebbe dovuto partire a settembre. La notte scorsa mi sono recato all’interno dell’ex ospedale Forlanini per accertare personalmente le condizioni del plesso. Ebbene, è stato come vivere un incubo: un patrimonio di tutti lasciato alla mercè di nomadi, clochard, tossicodipendenti, immigrati clandestini, nonché prostitute che esercitano nei dintorni della camera mortuaria. La questione del recupero dell’ex nosocomio deve essere affrontata quanto prima dal prefetto di Roma che, anziché gironzolare per i municipi e rendere invivibile lo stadio Olimpico, dovrebbe pensare a garantire la sicurezza ed il decoro di un edificio carico di storia e con delle potenzialità socio sanitarie incalcolabili per il quartiere. In queste condizioni ogni giorno è un giorno perso per dare servizi utili ai cittadini”.
“Abbiamo fatto un calcolo del risparmio che si otterrebbe spostando all’ex ospedale Forlanini alcuni uffici regionali, come la sede di via del Giorgione, via del Tintoretto e via del Serafico, oltre che la Asl Roma D e la sede del Municipio XII, e la lista è ancora lunga. Solo in questo modo si risparmierebbero circa 30 milioni euro. Già a giugno scorso presentai un esposto alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti, riguardante la gestione dell’ex complesso del Forlanini. Non mi sono mai fermato e continuerò a chiedere che il complesso sia destinato al quartiere per servizi socio sanitari utili ed efficienti proteggendolo dalla speculazione e dal degrado e facendo risparmiare milioni di euro ai contribuenti più tartassati d’Italia” conclude Santori. Roma 10 novembre 2015
Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.