Interpellanza sull’assegno vitalizio per i Consiglieri regionali
L’istituto dell’assegno vitalizio previsto per i Consiglieri regionali è stato al centro dell’interpellanza presentata dal Movimento 5 Stelle nella seduta consiliare del 4 novembre 2015.
In particolare, il Capogruppo Stefano Ferrero ha voluto conoscere l’ammontare del debito attuale dell’Amministrazione regionale nei confronti dell’Istituto dell’assegno vitalizio «che risulterebbe essere di 6 milioni di euro per contribuzioni ancora da versare, ma non è dato sapere se il debito indicato sia stato saldato oppure si sia incrementato nel corso del 2015. Non ci interessa se qualche Consigliere non avrà il vitalizio, ci preme conoscere le implicazioni per il bilancio regionale: questi 6 milioni di euro potrebbero essere destinati al bon de chauffage, agli asili nido, alle microcomunità.»
Il Capogruppo Ferrero ha anche chiesto se sia intenzione del Governo regionale calendarizzare e proporre al Consiglio regionale l’esame di un provvedimento legislativo volto ad abrogare qualsiasi corresponsione di vitalizio/pensione a favore dei Consiglieri regionali in carica.
Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha precisato: «Il Governo regionale non è in possesso delle informazioni richieste né ha competenza per proporre interventi normativi sulla questione, atteso che l’Istituto dell’assegno vitalizio è costituito dalla legge regionale n. 28 del 1999 presso il Consiglio regionale e amministrato dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio. »
Il Capogruppo Stefano Ferrero ha replicato ironicamente: «La mia preoccupazione è concreta: non vorrei che qualche Consigliere, dando per scontato il vitalizio, stipulasse mutui difficili poi da sostenere.»