Processo Mafia Capitale, assalto a piazzale Clodio il primo lungo giorno, triste.
E’ un giorno triste oggi, si apre il processo Mafia Capitale assalto a Piazzale Clodio.
Paolo Francesco Tronca, commissario romano dopo la disfatta di Ignazio Marino, ha firmato le carte, ufficialmente il Comune di Roma è parte civile del processo. Il nuovo “quasi sindaco” si è già distinto, pare sia intenzionato a far presto e bene il suo lavoro e chi ha avuto a che fare con lui lo descrive come uno “preparato, che sa il fatto suo” ad altri non è piaciuto vederlo indossare la fascia tricolore, la delibera 5 del ’98 emanata dal Ministero degli Interni in realtà sottolinea che è il sindaco a doversi adornare col tricolore in quanto ha ricevuto investitura diretta dal popolo, cosa non avvenuta di fatto per Tronca che detiene comunque poteri limitati, mentre altri già si lamentano della visita papale, ma accontentare tutti non è impresa facile.
In onda da Piazzale Clodio, Mafia Capitale
Ma Roma oggi ha ben altro da pensare, Piazzale Clodio è già assaltato, conferenze stampa, comitati, cittadini senza rappresentanza, lavoratori del Campidoglio, sindacati, insomma insieme ai giornalisti -e la sottoscritta blogger- l’assedio è assicurato. E Ignazio Marino? di lui nulla si sa con certezza -tranne il fatto che approfitta di questo periodo per riposarsi, ma non viaggiare e per dispetto a qualcuno pensa alle primarie PD- si vociferava di una sua presenza addirittura in piazza, tra “la sua gente”, poi di un posto riservato per lui in prima fila -dovrebbero essere 200 le poltrone, 80 dedicate a giornalisti e operatori italiani e stranieri, le altre temo siano tutte prenotate- stamattina il Messaggero annuncia che l’ex sindaco probabilmente non dovrebbe proprio venire.
Ci saranno anche i membri dell’associazione Articolo 21, in difesa dei 96 cronisti che hanno raccontato -per l’accusa troppo dettagliatamente- i fatti di Mafia Capitale, dal loro sito ufficiale:
Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Ordine dei giornalisti del Lazio, Associazione Stampa Romana, Usigrai e Articolo21 organizzano per oggi, giovedì 5 novembre 2015, alle ore 8.30, in piazzale Clodio (davanti all’ingresso della cittadella giudiziaria), a Roma, un sit-in di protesta contro la delega al governo in materia di intercettazioni e per esprimere solidarietà ai 96 giornalisti denunciati per aver pubblicato articoli relativi all’inchiesta ‘Mafia Capitale’.
Alla sbarra 46 imputati, 282 alla difesa di Buzzi, la carica dei 101 consiglieri, diversi ministri, sottosegretari e una sequela di avvocati. Tra i tanti il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, il vice ministro all’Interno Filippo Bubbico, Micaela Campana (Pd) ex moglie di Daniele Ozzimo, Loredana De Petris (Sel) e molti altri che nelle 130 udienze saranno auditi, intervistati, fotografati e chi sa che altro. Di certo non si esclude che lo stesso Marino possa essere chiamato come persona informata dei fatti.
Non saranno fisicamente presenti Massimo Carminati, detenuto in regime di 41 bis, Salvatore Buzzi e Riccardo Brugia. Mirko Coratti (PD), ex presidente dell’Assemblea Capitolina, Giordano Tredicine ex consigliere e probabilmente Luca Odevaine che tra le altre cose era membro del Tavolo sugli immigrati guadagnava 136.000 euro netti l’anno dovrebbero invece essere presenti. L’aula sarà rappresentata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dai sostituti Paolo Ielo, Luca Tescaroli e Giuseppe Cascini.
Le prossime udienze saranno all’aula bunker di Rebibbia, meno scenografica e mediatica.
Sino a luglio 2016, quasi in diretta, avremo la possibilità di seguire il processo Mafia Capitale, lo share oggi sarebbe probabilmente più alto di ogni puntata di XFactor o Grande Fratello!
Io trovo sia un giorno triste. C’è ancora bisogno di parlare di Mafia Capitale, Mondo di Mezzo, ladri e farabutti.