Cronaca

Intervista Cantiani e Ghera dimissionari. Marino ufficialmente indagato

Intervista esclusiva a Roberto Cantiani PdL e Fabrizio Ghera FdI-AN, tra i 25 dimissionari per porre fine all’amministrazione di Ignazio Marino. Il Chirurgo dem ufficialmente indagato

Si stanno dirigendo verso via del Tritone per firmare le proprie dimissioni insieme ad altri colleghi che, dinnanzi ad un notaio, chiuderanno l’era di Ignazio Marino. Mentre il M5S aspetta insieme a SEL e alla maggioranza di andare in Aula, il PD romano insieme al resto dell’opposizione è pronto per farlo crollare. L’incontro dovrebbe avvenire alle 13 di oggi ma esiste la possibilità di posticiparlo dopo le 16 per attendere anche Alfio Marchini che si trova attualmente a Milano per altri impegni.

Roberto Cantiani, Popolo della Libertà,

è allegro,  “è un bellissima giornata, finalmente” nella breve intervista che trovate in fondo alla pagina, Cantiani spiega che le sue dimissioni arrivano dopo due anni dove incalzo per l’uscita di questo sindaco “poniamo fine a questa pagina brutta per la città di Roma, ridiamo voce ai cittadini e speriamo che il prossimo sindaco sia meglio di Ignazio Marino”.

Confermata quindi l’anticipazione di Republica.it e la dichiarazione di Stefano Esposito “stasera tutto finito”. Ancora una volta un fulmine arriva dal Vaticano, è il Cardinale Bagnasco questa volta “Roma ha bisogno di un’amministrazione, della guida che merita, perché è una città che merita moltissimo, specialmente in vista del Giubileo che è alle porte. Ci auguriamo che Roma possa procedere a testa alta e con grande efficienza”.

Le firme dei dimissionari sono anche più del necessario, insieme ai 19 del PD c’è il Centro Democratico, almeno una dalla lista civica Marino Sindaco, appunto Cantiani, i due della Lista Marchini (certamente Onorato, per quella di Marchini dipende dalla tempistica) e poi gli ex alemanniani Ignazio Cozzoli e Francesca Barbato.

Fabrizio Ghera e Lavinia Mennuni FdI-AN

Diversa la situazione per loro che presenteranno le dimissioni ma come “vera opposizione che ha avuto il Campidoglio”, quindi non unitamente al gruppone PD+qualcuno della maggioranza+un pezzo di opposizione.

“Per quanto ci riguarda” specifica Fabrizio Ghera “abbiamo detto che deve finire questa esperienza e a prescindere abbiamo depositato una mozione di sfiducia e siamo pronti a dare le dimissioni” Quindi i due componenti del gruppo di opposizione sono pronti a rassegnare le dimissioni indipendentemente dai dimissionari di maggioranza e opposizione uniti, e su questo Ghera vuole puntualizzare “diciamo che la situazione è molto confusa e quindi anche difficile da spiegare, noi siamo pronti a mandare a casa Marino e la sinistra, è chiaro che la sinistra ha preferito evitare una conta in consiglio comunale”. I consiglieri del PD sono 19 e per il regolamento del Testo Unico Enti Locali è necessario presentare 25 dimissioni contestuali, quindi hanno necessariamente bisogni di allearsi con ciò che resta della maggioranza e alcuni esponenti dell’opposizione.

In sostanza FdI-AN, ma anche lo stesso Cantiani che rappresenta il PdL hanno un solo obbiettivo, mandare a casa Ignazio Marino, chiuderla con questa “tarantella” e dare la matita agli elettori. I due mezzi a disposizione sono la sfiducia in aula o presentarsi dimissionari. Un metodo vale l’altro, l’importante è tornare al voto.

 “Ho dato lealtà ad un bugiardo” così  twitta Stefano Esposito alla notizia che Ignazio Marino è ufficialmente indagato per la questione “scontrini”, ma non solo, il primo cittadino traballante pare ne fosse a conoscenza da mercoledì quindi ha ritirato le dimissioni consapevole. “Io sono convinto di aver spiegato bene le mie ragioni e la mia trasparenza: sono assolutamente convinto di non aver mai utilizzato denaro pubblico a fini privati semmai ho fatto il contrario. Io indagato? Un atto dovuto”.

Forse non è  esattamente così, ma l’importante è che lui ne sia convinto -assolutamente- e che questa tarantella del vado, resto, sfiducia o dimissionari possa cessare quanto prima.

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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