Mirko Busto M5S “cambiamenti climatici, Pianura padana a rischio”
Mirko Busto, portavoce M5S alla Camera dei Deputati: “In Bolivia per cambiamenti climatici, anche Pianura padana a rischio”
Riceviamo e pubblichiamo
Il deputato vercellese Mirko Busto, eletto tra le file del MoVimento 5 Stelle nel 2013, è stato invitato dal presidente della Bolivia, Evo Morales, a prendere parte alla Conferenza internazionale dei popoli sul cambiamento climatico e la difesa della vita (CMPCC), conclusasi poche ore fa nella città boliviana di Cochabamba.
“Il M5S è l’unica forza politica italiana chiamata al summit sudamericano perché non siamo legati a lobby e a interessi personali nell’esprimere la nostra posizione sul cambiamento climatico” commenta Busto “Inoltre abbiamo portato all’attenzione del Parlamento italiano, con una mozione a mia prima firma, un elenco di impegni istituzionali su cui il Governo ha deciso di impegnarsi per fronteggiare quest’emergenza mondiale. Anche la pianura Padana purtroppo è a rischio e il clima impazzito potrebbe avere effetti significativi sul nostro territorio”.
Il deputato, che fa parte della commissione Ambiente, precisa: “Secondo le proiezioni di centri di ricerca internazionali, in Italia si potrebbe verificare un generale aumento della temperatura di circa 3 °C su tutto il paese per il 2071-2100, rispetto al periodo di riferimento 1971-2000, con picchi di circa 4 °C in inverno nella nostra pianura. Ciò avrà un impatto inevitabile e negativo sull’agricoltura locale, che costituisce la nostra tradizione e che è il motore dell’economia locale”.
“In Sudamerica ho avuto modo di confrontarmi con scienziati e politici locali ma anche con le popolazioni indigene e per me è stato un grande onore rappresentare il nostro Paese nella sfida economica e sociale che ci attende nei prossimi anni” prosegue il deputato, che conclude “Anche per il nostro territorio è arrivato il momento di investire in una agricoltura agro-ecologica, capace di resistere ai cambiamenti climatici perché resiliente, cioè in grado di adattarsi ai mutamenti. Il settore agricolo da grande emettitore di gas serra (il 30%) può concretamente diventare un assorbitore di gas serra, sequestrando la CO2 nei suoli come il carbonio organico ad esempio”.