Bus turistici, le associazioni di categoria denunciano Esposito
Piani bus turistici. Conferenza stampa delle associazioni di categoria trasporto persone e turismo, denunciano l’ex assessore Stefano Esposito
Le associazioni di categoria trasporto persone e turismo si sono riunite oggi all’hotel Universo di via principe Amedeo per fare il punto della situazione sulla proposta che prevede, per i bus turistici, l’aumento dei ticket di ingresso del 500%. Dal 24 settembre è stato anche bloccato il portale per avviare la proceduta di rilascio dei permessi giornalieri di tipo A e B. Le ass. di categoria chiedono da tempo un incontro con colui che oggi è l’ex assessore ai trasporti Stefano Esposito, sono stati anche rimbalzati al dimissionario Marino, ma non sono mai stati auditi. Avevamo già pubblicato una lettera che avevano inviato al sindaco, assessore e prefetto.
Protesta nazionale
In previsione una protesta nazionale il 06 novembre che vedrà a Roma la partecipazione di migliaia di bus turistici che si concluderà in piazza Santi Apostoli. Il giorno successivo all’apertura del processo su Mafia Capitale, Roma continuerà a soffrire i risultati di questa uscente amministrazione. I relatori ripetono con forza “basta accusare i bus turistici di essere inquinanti, ormai entrano solo gli euro 5, anzi ogni bus evita almeno 30 auto e libera 30 parcheggi”.
Il massacro del turismo
Per massacrare anche il turismo romano è sufficiente continuare con la disorganizzazione e la logica del proibizionismo. Un esempio tra tutti è Parigi dove il ticket dei bus turistici è di 90€, paragonato ai quasi 1000€ richiesti con questa nuova proposta firmata Stefano Esposito.
Esiste anche una “discriminazione” verso il turista che sceglie i bus turistici per entrare a Roma e si trova a pagare due volte, la prima è la tassa di soggiorno -la più alta Europa- e la tassa salatissima del ticket bus.
L’obbiettivo delle associazioni di categoria è un tavolo di confronto per risolvere la situazione che, a pochi giorni dal Giubileo e in piena crisi dimissionaria, si fa decisamente urgente. Questa decisione, unilaterale, porta alla memoria immediatamente il contratto per i dipendenti capitolini, anche in questo caso si scelse di non ascoltare le associazioni sindacali.
Quando Esposito ha risposto all’ennesimo richiesta di incontro avanzata dalle associazioni di categoria, ha specificato che li avrebbe ricevuti dopo l’approvazione della delibera, di fatto significa non avere interesse ed intenzione di confrontarsi con loro.
Creare una lobby non estremista
A lungo le associazioni di categoria sono state accusate di essere una lobby e, dalle ultime dichiarazioni mezzo stampa del dimissionario Esposito, anche pericolosi e manovratori della cosa pubblica, oggi propongono di creare questa lobby non estremista per ottenere attenzioni e incontri non solo nei momenti di crisi, ma per valutare la necessità di gestire le infrastrutture e le molte esigenze del turismo romano e non solo quello legato ai bus turistici che stanno rendendo Roma una città sempre meno competitiva ed appetibile.
Non chiari i numeri previsti per il Giubileo, confusione dovuta specialmente per la mancata differenziazione tra presenze ed arrivi. Definiti da sempre “bisonti della strada” non sono percepiti correttamente dall’utenza perché non hanno un corretto sbocco sulla stampa e divulgazione, sono quindi percepiti “distruttori” e non per quello che sono, ovvero lavoratori che incrementano l’economia della città.
Se è vero che va regolamentato e gestito il “movimento dei bus turistici e dei turisti, è altrettanto vero che le associazioni di categoria ed i lavoratori del settore sono coloro che meglio conoscono le necessità e le esigenze.
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