Cronaca

Marino si è ufficialmente dimesso, ultimi 20 giorni da sindaco

Una lenta agonia, è quella che ha fatto vivere Marino a giornalisti e curiosi che oggi attendevano il sindaco dimissionario in piazza Campidoglio. Primi atti da dimissionario per 10 mln

Venti giorni per Marino, meno di un mese da sindaco e il 2 novembre sarà per lui tutto finito. Dalle 9.30 di questa lunga giornata, 12/10/2015, Ignazio Roberto Maria Marino è stato in Campidoglio, ha sbrigato pratiche e obblighi per poi dirigersi da Valeria Baglio, presidente dell’assembla Capitolina e consegnarle le dimissioni. Tra 20 giorni la sua esperienza sarà conclusa, restituendo la fascia e le “chiavi di Roma” aprirà le porte al commissario che traghetterà il carrozzone Capitale fino alle nuove elezioni. Saranno a maggio 2016 o alla fine del Giubileo, quindi nel 2017? Ancora un mistero su questo anche se il più papabile sembrerebbe Alfonso Sabella, attuale assessore alla legalità.

Non bisogna scordare però che questa è politica, ed ormai ci ha abituati a sentir sparare nomi “da bruciare”.

All’inizio della mattinata il dimissionario Marino ha siglato l’atto che  costituisce il Comune di Roma parte offesa nel processo Mafia Capitale che si aprirà il 5 novembre, parte civile invece nel processo che si aprirà il 20 ottobre, contro 5 imputati del procedimento penale sempre del Mondo di mezzo, tra loro anche Giovanni Fiscon, ex direttore generale di AMA. Tre ordinanze anche per i cantieri del Giubileo, totale 10mln circa per interventi su traffico, inquinamento acustico e ambientale e mobilità.

Ha lasciato Palazzo Senatorio intorno alle 14.30.

Valeria Baglio, presidente dell’assemblea capitolina

La giovane presidente ha avuto l’incombenza di ricevere e protocollare le dimissioni di Ignazio Marino e dichiarato “ho ricevuto poco fa dal sindaco di Roma Ignazio Marino la lettera con cui comunica le proprie dimissioni che sono state formalizzate e protocollate. Ora diventano efficaci trascorso il termine di 20 giorni. Marino è amareggiato per le dimissioni, ma c’è anche la serenità e la responsabilità di una decisione presa per il bene della città”. I supporter di Marino non devono aver chiaro questo “bene della città” dato che anche oggi erano davanti al Nazareno a manifestare contro la decisione del loro sindaco e contro Matteo Renzi in duplice veste di premier e segretario del PD quel partito che oggi si trova probabilmente con un nuovo profondo solco.

Che farà il chirurgo dem dopo questi 20 giorni? Forse sta già pensando ad una lista civica per candidarsi alle prossime elezioni? Certo a Renzi non potrebbe far piacere se si mettesse contro al “partito madre” magari scippandogli quei voti -ricordo le 47mila firme raccolte nella petizione “Marino Sindaco di Roma e dei Romani! Ignazio Marino ritiri le sue dimissioni per favore!” che gli sarebbero dedicati, ovviamente bisogna calcolare quanti sono realmente voti utili, ma sono comunque numeri appetibili per un Partito Democratico già così tanto provato. Di certo gli scenari cambieranno mille e più volte, per adesso abbiamo solo un sindaco dimissionario, 20 giorni di tira e molla e un commissario senza nome che dovrà reggere per tempo ancora indefinito, una patata bollente che rotola verso il Giubileo della Misericordia.[youtube]https://youtu.be/C8o0JnvRQ4w[/youtube]

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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