Cronaca

Marino dimesso solo un po’

Non dire gatto se non l’hai nel sacco e non dire Marino dimesso se non sono passati 20 giorni.

In questi giorni, più che negli ultimi due anni, ho l’impressione che esistano due Roma, una è quella che vivono Marino e i Marino’s Boy -ne abbiamo avuto un assaggio ieri in Piazza Campidoglio ed in effetti assomigliano al sindaco dimissionario- che si sviluppa sui Fori Imperiali e in aeroporto -perché è più Roma se è fuori Roma- e l’altra che sta sotto, tra le linee A, B e C della metropolitana, che aspetta l’autobus o conta le buche, che si aggira in Campidoglio ma per manifestare all’ombra di Palazzo Senatorio, la Roma che anche SenzaBarcode vicina alla “gente semplice”, ai dipendenti capitolini, ai ragazzi che vanno in biblioteca o attendono i risultati del concorsone, conosce bene.

La Roma di Marino

ha tutti i bilanci in attivo, bandi di gara perfetti, assegnazioni a regola d’arte, i tentacoli della Mafia sono stati recisi e si è sulla strada della vittoria.  Insomma una città ripulita dai cattivi dove i Marino’s sostengono che “la vicenda degli scontrini è una cavolata, i problemi della città sono altri e arrivano tutti da Alemanno e quelli prima”, ecco l’italiano medio… rubare un pochino non è così grave, basta farlo con simpatia e tutto sarà perdonato. Oppure si urla al gomblotto, Marino dimesso è una vittoria dei Casamonica, mentre Buzzi e Carminati stanno a festeggiare in carcere.

La Roma di tutti gli altri

vede lo 060606 servizio chiama Roma che licenzia 280 persone, risponde da Crotone e getta ombre sul bando Consip, conta i licenziati della Roma Multiservizi, i quasi 300€ al mese tolti dai dipendenti a causa di un contratto unilaterale, ricorda perfettamente cosa succede a questa città dopo solo dieci minuti di pioggia data la mancanza quasi assoluta di manutenzione dei tombini, i cimiteri invasi dall’erba, le buche assassine sulle strade… è talmente lunga la lista che non si può ricordare tutto, invito a prendere visione dell’intera rubrica Roma per avere un quadro.

Ieri, dopo 7 ore in piazza Campidoglio, arriva la notizia, Orfini e gli altri sono a Sant’Andrea delle Fratte insieme a Lui, l’imputato. alle 19.30 arriva la notizia, Marino dimesso, si ma non troppo. Perché quasi a minacci ricorda che, non essendo irrevocabili, ha 20 giorni di tempo per riprendersi il suo scranno e in un video precisa “quando, due anni e mezzo fa, mi sono candidato a sindaco di Roma, l’ho fatto per cambiare Roma, strappando il Campidoglio alla destra che per 5 anni l’aveva maltrattata, infangata sino a consentire l’ingresso di attività criminali, anche di tipo mafioso, quella sfida l’abbiamo vinta insieme”, quindi tutto apposto? Roma è salva? Mafia Capitale è risolta e chi chiede le dimissioni di Marino è corrotto oppure in malafede?

Ma allora perché Marino si è dimesso?

Il video che proponiamo è stato caricato direttamente nella pagina Facebook di Ignazio Marino, se da un lato sembra un auto-elogio di 4.47 minuti, dall’altra conferma la mia ipotesi, lui sta in una città  diversa. Non la Roma che viviamo tutti i giorni, noi che siamo di un mondo forse non di mezzo ma certamente di sotto. Oltre alla Mafia, alle multe, agli scontrini e pure all’antipatia, oltre a  tutte le ritrattazioni e le transenne che non ci facevano entrare a casa nostra, il Campidoglio, c’è la dignità dalla quale non è immune nessuno, sindaco compreso.

Marino dimesso? Si, non troppo, ora vediamo, magari va a riflettere a Sydney.

Mi dimetto. Dal lavoro fatto in questi anni passa il futuro di Roma. Una città che abbiamo liberato dal malaffare e dalla corruzione.

Posted by Ignazio Marino on Giovedì 8 ottobre 2015

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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