Ultimatum a Marino. Esposito, Rossi Doria e Causi dimessi
Rotolano le teste dal Campidoglio, si sono dimessi Esposito, Rossi Doria e Causi. Ultimatum della coppia PD SEL a Marino
Ha tempo sino alle 16 poi lo attende la sfiducia, lasciano a Marino “l’onore” di porre fine da solo a questa esperienza politica, una sorta di eutanasia per il primo cittadino. Era convinto di trasferirsi a Sidney ne 2023 ma ora anche Orfini e il PD non lo sostengono più e i trasloco potrebbe essere più vicino.
Fabrizio Ghera capogruppo FdI/AN ha la gigantografia dell’esposto che “ha reso noto alla Magistratura e alla cittadinanza che Marino come primo atto ha elevato i limiti di spesa” della famosa carta di credito alla quale ha diritto “da 10mila a 50mila euro” e affonda “va detto che l’opposizione per due anni e mezzo è stata Fratelli d’Italia”
Simone di Stefano, candidato sindaco per Casapound al megafono non le manda a dire “il problema è questo” rispondendo a un piccolo numero di sostenitori “fino ad oggi Marino era ritenuto un ingenuo e incapace, mentre oggi è un incapace e anche ladro”.
Vicesindaco e due assessori chiave hanno rassegnato le dimissioni, per loro esperienza finita amaramente, per Stefano Esposito, ai trasporti “la situazione ci porterà inevitabilmente alla fine di questa Amministrazione, si è manifestato un quadro che non ci consente di andare avanti con autorevolezza, chiunque arriverà a maggio troverà una situazione molto complicata per la bonifica della macchina amministrativa”
Adesso è atteso un atto di coraggio dagli altri assessori per porre fine all’agonia di questa amministrazione segnata, sin dai primi giorni, da pesanti polemiche figlie dell’inadeguatezza. A nulla sono serviti i rimpasti, anche il Marino ter ha fallito.
Le dimissioni del sindaco sono attese ormai tra pochi minuti.