Ingrassare, smettere di amarsi e restare soli. La storia di Sofia
Ingrassare e perdere la stima di se stessi è terribilmente facile, trovare chi ti sappia aiutare è estremamente difficile, specialmente con il “sostegno” delle nostre ASL, la storia di Sofia.
La lettera di Sofia è arrivata alla redazione di SenzaBarcode già da qualche giorno, avremmo potuto pubblicarla facendoci scendere qualche lacrima e dimenticarla. Invece abbiamo scelto di starle accanto, seguirla e aiutarla con la nostra presenza e il sostegno di un valido aiuto professionale. La dottoressa Rosanna Provenzano ci aiuterà a comprendere cosa significa ingrassare per il nostro corpo e per la mente, com’è facile “lasciarsi andare” e trovarsi trasformate in poco tempo. Sofia, nome di fantasia, è oggi una sua paziente ed ha deciso di renderci partecipi del suo percorso. Non troverete foto scioccanti del prima e dopo, tanto meno miracoloso diete o consigli per dimagrire 10 chili in 10 giorni. Seguiremo un percorso medico attento e professionale, mirato al benessere fisico di Sofia e non secondo, quello mentale.
Ecco la prima lettera che Sofia ci ha inviato, dopo questa abbiamo contattato la dottoressa Rosanna Provenzano e il percorso è cominciato. Ogni settimana Sofia ci racconterà le sue sensazioni, i progressi e i fallimenti e ci faremo aiutare dalla nutrizionista per comprendere l’importanza di un corretto sostegno.
Ciao SenzaBarcode, vi seguo da tempo e tante volte ho pensato di scrivervi ma mi sono sempre trattenuta. Quest’estate invece ho letto la storia di quel topolino che in spiaggia ha morso un bambino, mentre raccontavate i momenti di panico e frustrazioni vissuti dalla mamma del piccolo non trovando supporto medico, ho compreso che era importante condividere queste esperienze per aiutarci. Allora eccomi qui, a raccontarvi la mia storia sperando che possa essere pubblicata, forse aiuterà altri. Ho passato la trentina da un po’, sono sposata, senza figli e disoccupata e abito a Roma, sono una persona come altre mille e probabilmente senza particolari aspetti interessanti. Sono sempre stata in forma, non uno stecchino ma dignitosamente una taglia 42. Certo non sono alta ma ero proporzionata. In questi ultimi 24 mesi però è successo qualcosa, senza neppure che me ne accorgessi ho cominciato ad ingrassare prendendo circa 1 chilo al mese. Durante l’inverno non si passa molto tempo davanti allo specchio e l’estate scorsa mio marito ed io scherzavamo sul rotolino che mi si era posato sui fianchi! L’inverno scorso però le cose sono peggiorate, la vita frenetica e un po’ di trascuratezza e a maggio mi sono accorta di aver preso quasi 20 chili. La taglia ormai era una 48. Ero disgustata ed imbarazzata e non riuscivo neppure a parlarne. Ingrassare in questo modo era qualcosa che non avevo previsto e neppure riuscivo a controllare. Come se non bastasse la sindrome del colon irritabile mi stava creando problemi grandissimi, il gonfiore al ventre mi impediva anche di stare seduta per troppo tempo con i jeans stretti e dovevo spesso correre al bagno. Ne ho parlato a mio marito e mi ha detto “se ti senti tanto a disagio e credi che la tua salute sia compromessa devi assolutamente provvedere e andare dal medico”, è iniziato così un calvario!
Mentre il mio medico di base mi prescriveva esami e visite io cercavo di seguire varie diete fai da te con il solo risultato di avere fame perennemente e non perdere un etto. Prima delle vacanze estive sono caduta nel vortice delle pillole dimagranti, soldi spesi inutilmente, anzi un risultato lo hanno dato: le mie coliche aumentavano. Dopo settimane dalla prenotazione tramite il RECUP Lazio riesco ad avere l’appuntamento con il dietologo della ASL RME. Ero così felice quella mattina che sono arrivata in anticipo di 40 minuti. Ero certa che finalmente avrei trovato qualcuno che mi avrebbe capita. Ormai non mi guardavo più allo specchio, non vedevo una parrucchiera da oltre un anno, estetista e makeup erano un ricordo. Avevo cominciato a detestarmi e a non volermi più bene. Per quanto mio marito mi ripeteva spesso che mi trovava bellissima io mi sentivo morire. Le uscite con gli amici erano escluse e quest’estate vivevo come un lutto ogni volta che mettevo il costume.
Quando il dottore mi ha fatto entrare nello studio avevo le lacrime agli occhi, comincia a farmi una serie di domande sulle generalità, mi chiede se mangio molti fritti e schifezze, io rispondo balbettando di no e comincio a raccontargli i miei problemi. Lui ha fatto qualcosa di scioccante e che mai scorderò: masticando a bocca aperta la gomma si è spostato a sinistra, ha allungato un braccio ed ha alzato il volume della radio… era una canzone di Eros Ramazzotti, “Parla con me”, ho pensato che il destino fosse crudele.
Dopo questa “anamnesi” mi ha pesata -vestita- e misurata in altezza, quasi 70 kg per 1.60 di altezza. Prende un prestampato, scarabocchia qualche numero, mi prepara l’impegnativa per il mese successivo e, sempre biascicando con la gomma e senza alzare lo sguardo, mi fa uscire. Io piangevo e lui neppure se n’è accorto.
Ho cominciato a prendere appuntamenti a fine maggio, il nutrizionista lo vedrò solo a metà novembre, mentre il gastroenterologo è fissato per ottobre, in che condizioni credete che arriverò a quei giorni? Perché ci dicono che dobbiamo stare attenti ai prodotti dimagranti e poi ce li mettono a disposizione facendoci del male? Io non volevo ingrassare e neppure mi sono attaccata a fritti e cioccolata eppure è accaduto, vuoi il metabolismo o che ne so ma è successo e sta compromettendo la mia salute.
Io non so più che fare, non ho più specchi in casa e per quanta attenzione io stia mettendo non dimagrisco e neppure sto meglio. Grazie e scusate se vi ho fatto partecipi della parte peggiore della mia vita. Sofia”