Cronaca

I concorsisi incassano il NO di Gabrielli, “sono stati presi per il naso”

Ancora un’incursione dei concorsisi, questa volta si sono rivolti al prefetto Franco Gabrielli ma lui specifica “non ci sono procedure eccezionali. Non si assume nessuno”

Un altro documento unico e importante per i concorsisti delle 22 procedure del 2010. Della prima incursione alla festa dell’unità dal vicesindaco Causi  ancora aspettano risposta e scuse, anche il consigliere Fabrizio Ghera FdI-An ha commentato “Le parole del vicesindaco in riferimento alle spiegazioni richieste dai concorsisti sulle procedure ancora bloccate dal Comune sono inaccettabili. Dire, come ha fatto il pluripoltronato parlamentare, che ‘l’assunzione è illegale’ è semplicemente vergognoso, Causi chieda scusa a tutti i concorsisti che con fatica e grande sacrificio si sono preparati per superare il concorso”

Oggi è il prefetto Gabrielli chiamato a rispondere ad una domanda che molti si stanno ponendo in questo periodo “con il Giubileo alle porte si assumerà il personale per il fabbisogno di Roma? E dove si prenderà?” la risposta è senza peli sulla lingua come il prefetto ormai ci ha abituati: NO niente assunzioni. E spiega “sono stati presi per il naso”, riferendosi ai concorsisti che sono comprensibilmente arrbbiati. Gabrielli specifica chiaramente che lui non è la porta al quale bussare e noi di SenzaBarcode ci domandiamo se dal 2010 ad oggi c’è mai stato qualcuno tanto onesto, al netto delle ingiustizie, come il prefetto Gabrielli.

Pubblichiamo di seguito delle riflessioni che giungono dal Comitato 22 procedure per la Giustizia. Noi siamo a disposizione dei concorsisti e di qualsiasi replica.

Anche il Prefetto Gabrielli dice no ai Vincitori di Concorso

Noi non siamo stati presi per il naso da nessuno. È adesso che ci state prendendo per il naso. Lei che ha di fatto destituito di una fetta dei compiti e dei poteri del Sindaco, si informi. Il nostro bando non era una presa per il naso, ma un bando del tutto confacente all’ordinamento che Lei rappresenta rivestendo tra l’altro una carica importante in un momento tragicamente storico della città. Se non fosse stato chiaro il motivo per cui ci siamo appellati al Prefetto, noi ci siamo rivolti al detentore della legalità del territorio perché si ristabiliscano le normali procedure di assunzione a Roma Capitale, le quali vengono regolarmente violate a nostro svantaggio e a vantaggio di soggetti di varia natura, Partecipate in primo luogo ma anche Associazioni a cui a vario titolo vengono date concessioni di servizi per i quali noi abbiamo maturato delle competenze e un diritto soggettivo, così facendo scavalcando di fatto e raggirando la legalità. È un meccanismo attorno al quale girano molteplici interessi, innanzitutto economici e clientelari e che sono un danno costante alle casse e al bilancio di Roma Capitale.

Apprezziamo che ci sia stata data la possibilità di poter conferire pubblicamente con un così importante rappresentante delle istituzioni, il quale sta svolgendo in questo periodo un lavoro encomiabile e destinato a rimanere uno dei capitoli più importanti della storia di questa città, per ultimo la seria e approfondita messa al vaglio della trasparenza e della legalità negli appalti, con risultati che, da cittadini, reputiamo sensazionali, provvidenziali e pieni di carica di determinazione civile da parte dello Stato, che hanno tra l’altro dimostrato che meno del 20% degli affidamenti viene dato tramite regolare gara di appalto. Ma, per ciò che concerne la nostra tragica situazione, noi ci aspettiamo che il Prefetto rettifichi la Sua posizione, rassicurandoci che anche qui si farà chiarezza.
Il Servizio Pubblico deve continuare a essere affidato prioritariamente alla Pubblica Amministrazione e non ad interessi privati, che nulla hanno a che fare, spesso, con l’interesse pubblico.
Ci sembra di aver capito inoltre che non siano direttamente Sue le responsabilità circa il personale durante il Giubileo; ci permettiamo di correggerLa poiché spetta a Lei in qualità di responsabile dell’evento l’onere di supervisionare le decisioni altrui e di dare delle indicazioni di carattere generale.

In conclusione, apprendiamo da Lei che non sono previsti rafforzamenti del personale (deroghe Lei le ha chiamate). Le ribadiamo per iscritto che stiamo parlando di un sottorganico spaventoso che non garantisce i servizi normali figuriamoci quelli straordinari per un evento internazionale. Se da una parte può essere vero che per il Giubileo non sono previsti rafforzamenti sul personale dall’altro non è neanche immaginabile un forte indebolimento. Sarebbe un evento che i romani e il mondo intero ricorderebbe a lungo per il disvalore apportato anziché per il valore aggiunto auspicato e auspicabile.
Per cui, sig. Prefetto Le riponiamo la stessa domanda che abbiamo avuto l’onore di porgerLe al Suo cospetto, affinché Lei abbia la possibilità di risponderci in un modo più articolato, cosa che non è potuta avvenire per fattori esterni, quale la copiosa affluenza che è un segno tangibile della fiducia che la cittadinanza ripone in Lei.

“Per quanto riguarda l’organizzazione del Giubileo, avete intenzione di prendere in considerazione le graduatorie pubbliche di Roma Capitale al fine di assicurarvi una task force di Risorse Umane competenti, qualificate e motivate e allo stesso tempo lasciare un segno nella città che rimanga anche oltre la tempistica dell’evento? E quindi a tal fine sollecitare quel 100% del turn over che Roma secondo le leggi attualmente in vigore potrebbe permettersi? Oppure vedremo ancora una volta calpestato il nostro diritto soggettivo derivato dalla Costituzione art. 97 c.3 a favore di lavoratori a TD assunti con procedure né trasparenti né meritocratiche, rischiando così di far fallire un evento internazionale, e non solo, anche la credibilità di quel processo di rinnovamento che si sta cercando di mettere in campo?”

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Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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