Cronaca

Concorsone “chiediamo aiuto al Papa. Non siamo politicamente appetibili”

Nessuna pace per vincitori e idonei del concorsone, tranne pochissime eccezioni, aspettano ancora che venga esercitato il loro diritto all’assunzione e chiedono aiuto al Santo Padre “interceda per noi”.

Incontriamo Virgilio Mascigrande per parlare della recente iniziativa dei vincitori e idonei del concorsone romano. Virgilio rappresenta la procedura degli Istruttori Amministrativi per Roma Capitale e ci racconta della recente lettera che hanno inviato a Papa Francesco nella speranza che, almeno lui, riesca a smuovere la situazione.

“Nella mia procedura” spiega Virgilio “c’è una graduatoria di 1745 persone tra idonei e vincitori che a distanza di un anno dall’espletamento del concorso ha visto l’assunzione di solo 30 persone in ragione di un fabbisogno del Comune di Roma che sarebbe vicino alle 1400 unità…”  Hanno visto e partecipato alla selezione di decine di migliaia di partecipanti, per 4 anni le loro vite erano proiettate solo al concorsone e adesso il loro diritto non solo non viene esercitato ma si ritrovano soli e consapevoli che le loro figure sono necessarie alla città. Specialmente in vista del Giubileo. “noi chiediamo di essere assunti” ribadisce Mascigrande “il Comune di Roma ha queste carenze. Se ci devono essere dei risparmi non devono essere sul personale. Tutti quanti noi vediamo che i servizi non funzionano bene e che la città necessita di essere amministrata e noi siamo degli istruttori amministrativi e vogliamo concorrere all’amministrazione di questa città”

Non siamo merce appetibile per la politica

Nel film Philadelphia uno strepitoso Denzel Washington, avvocato difensore dello straordinario Tom Hanks, chiede al suo assistito di raccontargli dettagliatamente i fatti e usa un’espressione divenuta famosa anche in campo giornalistico “D’accordo, mi spieghi tutto come se avessi sei anni, ok?“, perché la chiarezza è indispensabile, i ragazzi del concorsone invece sono costretti a congetture, ipotesi e sensazioni dato che nessuno gli ha spiegato perché hanno studiato, partecipato o vinto un concorso ma ora stanno ancora aspettando. Chiedo quindi a Virgilio di spiegarmi perché questo stallo, di spiegarlo a chi candidamente chiede “ma perché non li assumono?” e lui risponde “in generale probabilmente, sicuramente, non siamo gente appetibile per la politica. Però dovremmo esserlo perché noi siamo stati selezionati secondo una procedura pubblica che dovrebbe essere, secondo l’Articolo 97 Costituzione, il modo prioritario di immissione nella Pubblica Amministrazione. Siamo preparati, abbiamo quasi tutti una preparazione superiore e quindi non vediamo perché non dovremmo essere assunti il prima possibile”.

Nel video l’intervista con Virgilio Mascigrande per parlare dell’iniziativa che i ragazzi del concorsone hanno lanciato coinvolgendo Papa Francesco e per conoscere meglio altri aspetti legati alla differenza tra vincitori e idonei.

E’ di questi giorni una petizione per l’assunzione dei vincitori e idonei del concorsone romano, riteniamo sia giusto, per il rispetto della Costituzione e per la necessità della città firmarla e condividerla, quello che abbiamo trovato incondivisibile e aberrante è lo scagliarsi di alcuni partecipanti del concorsone contro le precarie della scuola che saranno assunte; è chiaro che questa guerra tra poveri porterà solo alla rabbia e ad un pugno di mosche, principalmente perché queste attendono anche da 20 anni e più d’essere assunte e poi perché di fatto si tratta semplicemente di precarizzarle per l’anno scolastico 2015/2016 e non di una assunzione definitiva.

Il Comune di Roma non può certo risolvere un problema peggiorandone un altro, la coperta è corta e lo sappiamo ma Roma ha bisogno delle precarie e dei vincitori -e a seguire degli idonei- del concorsone e come abbiamo appurato le persone ci sono, quello che si attende ora è un’Amministrazione in grado di gestirli e far rispettare la legge. Lettera a Papa dai vincitori e idonei del concorsone

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Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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