Troppi sei mesi per il senatore-assessore Stefano Esposito
Lo avevamo scritto già il 4 agosto che al gioco di chi le spara più grosse a Roma l’assessore Stefano Esposito le stava sparando da guinness. Anche dandosi un limite temporale di soli sei mesi rischiamo un’agonia di risate che seppellirà la Capitale.
Asfaltare e ingiaccare. Si presenta subito così l’assessore, con quel suo sorriso troppo forzato e le prime due sparate: asfaltare i sindacati e ingiaccare le persone. La prima pratica prende spunto dalla nuova moda inaugurata da questo governo di delegittimare gli interlocutori scomodi, e quindi cogliendo lo spirito del suo tempo il senatore Stefano Esposito prende il coraggio a quattro mani e subito si orienta dalla parte giusta: lui li asfalta! Termine costituzionalmente ineccepibile e di chiara natura nonviolenta, un vero rappresentante delle moderne istituzioni italiane. Segue la proposta di ingiaccare per tre giorni le persone irruenti sugli autobus, infondo se uno aggredisce un bigliettaio quale problema c’è a sostituire legge, magistratura e costituzione con un po’ di decisionismo mitteleuropeo?
Licenziamenti on twitter
Evidentemente asfaltare i sindacati e ingiaccare le persone non basta, e quindi se qualcuno osa commentare in modo sfavorevole le proposte morigerate del senatore, ad esempio il solito “provvedimento esemplare” per la solita lamentela del cittadino “perbene” solitamente mai documentata, il nostro assessore Stefano Esposito ha la ricetta pronta: promette licenziamento on twitter al reo di aver indispettito il solerte cittadino -di solito solerte col posteriore degli altri-, e minaccia stessa fine per i colleghi che osino controbattere: vero spirito democratico del nuovo PD.
Roma merda
Il nostro assessore non riesce proprio ad ammutolire la propria vocazione sportiva, ed in generale a tacere, e ci ricorda come lui da ultrà della juve gridasse Roma merda. Purtroppo Stefano Esposito ha sottovalutato una cosa importante per chi come lui e Marino non è di Roma: puoi non tifare né Roma e né Lazio, e chissene, ma se provi a fare il doppio gioco -un pò della Roma ma anche della Lazio- ovvero te ne esci democraticamente con un Roma Merda, evidentemente non hai il senso di quello che sei venuto a fare nella città eterna e quindi meglio restare a Torino o nei Caraibi. Roma ha fatto questo fenomenale acquisto, purtroppo anche altri acquisti si sono rivelati poco oculati -da Andrade a Roberto Trotta- e francamente attendere sei mesi con Stefano Esposito ci sembra troppo, possiamo già dire che può tranquillamente tornarsene a mangiare la Bagna càuda.