A colpi di maggioranza per il controllo Camera di commercio
Controllo Camera di commercio di Roma, il capogruppo FI alla Regione Lazio, Antonello Aurigemma, e il capogruppo FI di Roma Capitale, Davide Bordoni dichiarano “Zingaretti scappa anche da sue responsabilità”
Riceviamo e pubblichiamo
“Spiace assistere alla guerra a colpi di maggioranza per il controllo della Camera di commercio di Roma, soprattutto in un momento in cui le categorie produttive dovrebbero trovare una rinnovata unità in vista di importanti scadenze che vedranno coinvolta la città di Roma, come il Giubileo.
La lamentata mancanza di trasparenza nella gestione del rilevamento dei dati che danno ai rappresentanti di categorie un seggio nel consiglio camerale, e quindi un ruolo nel voto ponderale per la scelta della nuova guida della camera stessa, non si sarebbe verificata se l’organismo demandato al controllo delle registrazioni delle imprese avesse adempiuto al suo ruolo. E guarda un po’, l’ente in questione è quello guidato da Zingaretti. Se il presidente non fosse stato impegnato a sottrarsi sistematicamente al confronto, oggi con tutta probabilità la Camera arriverebbe a un voto senza dover passare per ricorsi e carte bollate. Infatti, come si può pensare ad una Camera di Commercio che dovrebbe rappresentare tutte le categorie produttive della città senza UNINDUSTRIA, ACER, ABI, CONFSERVIZI e CONFCOMMERCIO?
Per questo, arriverà un’interrogazione e una richiesta di accesso agli atti per conoscere i dati forniti e verificare la rispondeza dei numeri. Un compito che avrebbe dovuto assolvere Zingaretti che invece, forse troppo preso dal non dare spiegazioni in aula alle accuse nell’ambito di Mafia Capitale, si da alla fuga. Ribadendo che la sua unica linea politica è quella del navigare a vista”.