Cronaca

Spiaggia, topi e malasanità. Terza dose del vaccino Anti rabbico

Continua la profilassi con la terza dose del vaccino anti rabbico per Valerio, il bimbo morso nello stabilimento Le Amache di Torvajanica. Come sono cambiate le cose dopo il nostro primo articolo?

Ci teniamo a puntualizzare che nel precedente articolo dove abbiamo raccontato la storia di Valerio, morso durante una giornata in spiaggia a Torvajanica da un ratto, è stata erroneamente usata la fotografia dello stabilimento Klepsydra Marechiaro Beach, ci scusiamo immensamente dell’errore grossolano e rassicuriamo che detto stabilimento non ha problemi di ratti in spiaggia. La foto è stata prontamente cambiata ma, prima che provvedessimo, alcuni utenti allarmati hanno contattato il Klepsydra Marechiaro Beach per rassicurazioni.

Laura e Valerio stanno continuando con la profilassi e il vaccino anti rabbico, il 29 luglio – il giorno successivo al nostro articolo – si sono recati all’ospedale per la terza dose, ecco il suo racconto:

“Alle 9.35 di mercoledì 29 luglio 2015, la terza dose del vaccino anti rabbico ci stava aspettando al reparto 11742629_10206016780250194_9007485573648597313_nmalattie infettive del policlinico Umberto I. Il personale sanitario ci accoglie con molta professionalità. Preparati fino ai denti, consapevoli della procedura da adottare. Ci hanno fatto accomodare nella sala di attesa, la dottoressa responsabile non era in sede. Dopo pochi minuti lo staff dottoressa e infermiera munita di sacca termica ci hanno invitato a seguirli al pronto soccorso pediatrico. Stessa procedura ma questa volta con la scorta del personale del centro anti rabbico che sprigionava professionalità e competenza. Accolti al pronto soccorso pediatrico anche loro ci attendevano. Tutti sapevano, tutti facevano la cosa giusta nel momento giusto. Mio figlio, anche lui molto più rilassato, respirava un aria di sicurezza. La procedura era ugualmente invasiva, prima il cortisone per endovena e poi il vaccino intramuscolo, ma snellire la procedura senza inutili perplessità, ha permesso a Valerio di accettare con meno incertezze le procedure. Il vaccino anti rabbico, custodito dalla infermiera del centro malattie infettive, è stato consegnato solo al momento della somministrazione al personale del pronto soccorso pediatrico.

Conclusioni: residue ancora due somministrazioni, ma la professionalità e la competenza dello staff del centro malattie infettive ha raggiunto ottimi livelli, che saranno di sostegno a mio figlio e a noi genitori per le prossime somministrazioni. Morale: tutti possiamo sbagliare l’importante è non perseverare nello sbaglio. Il mondo può cambiare.”

Ci fa immensamente piacere questo cambiamento, anche se dobbiamo constatare ancora una volta che probabilmente sia stato il precedente articolo ad indurre il nuovo atteggiamento dei sanitari, e quindi sia necessario ricorrere alla denuncia pubblica per ottenere un servizio adeguato. Continueremo ancora a raccontarvi i risvolti di questa vicenda, ma abbiamo riscontrato due gravi problemi: quello legato ad una sanità certamente complicata, non semplice per il cittadino e probabilmente vittima dell’estate, ed il problema amministrativo legato alla gestione della spiaggia. Chiedo a Laura che cosa si aspetta dall’amministrazione di Pomezia e dal primo cittadino Fabio Fucci (M5S)

“Pochi giorni fa c’è stata una grande quantità di schiuma e una moria di pesci” approfondimenti a questo articolo de il Fatto Quotidiano “la pulizia delle spiagge è inquietante e in generale per quanto riguarda il decoro ci sono gravi problemi che andrebbero affrontati diversamente dal primo cittadino, la malasanità e la brutta esperienza al centro anti rabbico è stata una triste conseguenza”.

Se un bambino è stato morso da un topo mentre decine di bagnanti lo rincorrevano è lecito pensare che nella notte, nel silenzio e al chiar di luna, vi siano intere famigliole di ratti che zampettano in cerca di rifiuti e avanzi, quindi nel secchiello dei nostri bimbi che altro ci sarà oltre alla sabbia?

Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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