Cronaca

Roma: Marino avvisato ma assestamento di bilancio approvato

Il Movimento 5 Stelle in Campidoglio avvisa Ignazio Marino “anomalie nell’assestamento di bilancio”, per Di Battista “non è in grado di governare” De Vito “noi lo abbiamo avvisato”

Conferenza stampa del M5S capitolino, i quattro portavoce al completo – che a detta di qualcuno stanno assumendo le fattezze dei più famosi moschettieri – sono pronti a smascherare le anomalie riscontrate nell’ assestamenti di bilancio che in Aula Giulio Cesare verrà votato poche ore dopo e che la storia ci insegna sarà anche approvato. Alessandro di Battista dalla Camera dei Deputati “porta la sua voce” e contributo “Marino in questi mesi non ha governato Roma ma si è occupato esclusivamente dei suoi guai interni al Partito Democratico”. E di guai e “camurrie” Ignazio Marino ne ha fatto il pieno anche prima di Mafia Capitale, ma questi 8 lunghissimi mesi dall’inizio dell’inchiesta hanno dato vita ad una serie di bufale, slogan, promesse e richiesta di dimissioni. Senza contare i rimpasti e gli abbandoni.

Mafia Capitale, ora e sempre

Ma sono ora i soldi messi sul piatto di questo assestamento di bilancio che lasciano sconcertati, Daniele Frongia apre sugli affitti e l’emergenza abitativa e spiega che in questa manovra troviamo “13 milioni di euro per la proroga dei contratti ad alcuni soggetti che si occupano di soluzioni temporanee”. Un passo indietro e ci riporta al 30 ottobre 2014 quindi un mese prima di Mafia Capitale. Era stato correttamente sottoposto al  vaglio di giunta e assessore al bilancio, un documento estremamente importante per avviare la dismissione graduale dei residence e dire basta agli affidamenti diretti. Il 30 dicembre 2014 in piena inchiesta Mondo di Mezzo, arriva il momento di approvare la delibera per la dismissione e all’avvio di una gara per gli affidamenti ma succede qualcosa, “qualcosa di incredibile” continua Frongia “la delibera entra nella seduta di giunta in un modo ma esce con una piccolissima variazione che di fatto l’annulla e la depotenzia, non c’è la copertura finanziaria, non vengono messi i soldi. Questo provoca una proroga immediata di tutti i contratti
Virginia Raggi ci racconta del colpo inferto all’ambito sociale, quello maggiormente colpito da questi affidamenti ” la carte parlano chiaro, non esiste alcun dopo Mafia Capitale”, si riferisce alle molte promesse/slogan di cambiamento, considerando che lo sfruttamento delle parti disagiate era il cuore dei traffici illeciti. Una macelleria vera e propria per triturare dignità e rispetto dell’essere umano.
Enrico Stèfano ricorda come il sindaco Ignazio Marino si vantava di essere stato il primo Comune in Italia ad aver presentato il bilancio previsionale ma “ha poi messo nell’ assestamento di bilancio determinate voci” il ché ha due risposte soltanto o le previsioni erano errate oppure ci sono altri problemi che vanno verificati e chiariti. Alcune anomalie non sembrano, per il momento, riconducibili a Mafia Capitale ma neppure hanno senso si essere tra quelle di questo assestamento.

Conclude la conferenza stampa il capogruppo del Movimento 5 stelle in Campidoglio – qui il video completo – Marcello De Vito riassumendo tutti i punti dibattuti con gli altri consiglieri e una chiosa che pare profetica “per fare una valutazione complessiva, noi su questo bilancio abbiamo visto numerosissime anomalie. Quasi un anno in proroga … degli appalti che riguardano gli ambiti già soggetti a Mafia Capitale, mi riferisco appunto all’emergenza abitativa, c’era tutto il tempo e le disposizioni per fare le gare. Allora ci chiediamo cosa faceva il sindaco Marino, cosa facevano i vari assessori della legalità che sono stati nominati, cosa facevano i vari commissari…. Fino ad oggi, da quando è scoppiata Mafia Capitale, si è voluto far passare il concetto in base al quale il sindaco Marino è una brava persona, è una persona onesta, non si è accorto di nulla, non si è accorto dei 200 milioni delle somme urgenze passate sui vari bilanci, non si è accorto dei 35 milioni per l’emergenza abitativa che, guarda caso, ritornano su questo assestamento di bilancio, non si è accorto di niente. Ci va bene, come dice un noto principio civilistico ‘la buona fede si presume’ e noi la presumiamo, però a questo punto aggiungiamo un quid in più: le anomalie, quelle che per noi sono anomalie magari ci sbagliamo o magari no quando vedremo la relazione dell’OREF all’ultimo minuto lo vedremo, noi gliele stiamo debitamente e in maniera collaborativa e propositiva – visto che ci dicono che non collaboriamo – gliele stiamo segnalando. Se il sindaco Marino, il PD, la giunta e la maggioranza quest’oggi approveranno questo bilancio, non si potrà più dire che il sindaco Marino lo approverà inconsapevolmente, avrà piena consapevolezza delle anomalie che gli stiamo segnalando“.

De Vito puntualizza con un messaggio che all’evidenza dell’approvazione avvenuta nella seduta fiume dello stesso 31 luglio non è stato oggetto di riflessione da parte di Ignazio Marino

“Fermati, fai un passo indietro, non approvare questo bilancio, riconsegnamo questi due anni alla storia come i due anni più brutti nella storia di Roma, peggio anche di quelli di Alemanno… torniamo dai cittadini per far decidere a loro da chi deve essere governata onestamente questa città”

La sala del Carroccio è gremita,un lungo e caloroso applauso saluta Marcello De Vito e lascia la parola per un breve saluto ad Alessandro di Battista che non può fare altro che sottolineare ogni dichiarazione e sostenere il lavoro dei colleghi portavoce. A margine della conferenza stampa dichiara “se Roma è in questo caos mai visto, dai trasporti, l’immondizia, di questi appalti dati in deroga  … e si continuano a sprecare e buttare i soldi dei cittadini romani.. è perché questo sindaco non è in grado di governare.

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Sheyla Bobba

Classe 1978. Appassionata di comunicazione e informazione fin da bambina. Non ha ancora 10 anni quando chiede una macchina da scrivere come regalo per il sogno di fare la giornalista. A 17 anni incontra un banchetto del Partito Radicale con militanti impegnati nella raccolta firme per l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti e decide che avrebbe fatto comunicazione e informazione, ma senza tesserino. Diventa Blogger e, dopo un po’ d’inchiostro e font, prende vita il magazine online SenzaBarcode.it Qualche tempo dopo voleva una voce e ha creato l’omonima WebRadio. Con SBS Edizioni & Promozione si occupa di promozione editoriale e pubblicazione. Antipatica per vocazione. Innamorata di suo marito. Uno dei complimenti che preferisce è “sei tutta tuo padre”.

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