A Pesca di Gloria, il brillante finale di stagione della Compagnia Enter
Dal 26 al 28 giugno in scena al teatro arvalia A pesca di Gloria,spettacolo vincitore del Tevere Teatro Festival 2014, con la regia di Maria Concetta Liotta
Riceviamo e pubblichiamo
E’ la festa del ballo, del canto e della recitazione A pesca di gloria, spettacolo ideato da Maria Concetta Liotta e Claudia Costantini de il Palco & la Nota e vincitore del Tevere Teatro Festival nell’estate 2014. A pesca di gloria torna ora sul palcoscenico con la Compagnia Enter dal 26 al 28 giugno 2015, al Teatro Arvalia. In scena Marco Fioravante, Carol Lauro, Maria Concetta Liotta, Luca Milesi, Alessandra Mirra, Carmine Paraggio e Valentina Puccini. Vocal coach Claudia Costantini. Coreografie, regia e testo di Maria Concetta Liotta. Con il contributo del Tevere Teatro Festival 2014.
Un gruppo di giovani attrici e attori conquista l’ultimo call back di un casting teatrale. Il regista e la vocal coach li attendono sul palcoscenico per la prova nella quale dovranno dare il meglio di se stessi nelle tre discipline fondamentali del teatro contemporaneo: il ballo, il canto e la recitazione. A pesca di gloria inquadra con gioia e delicatezza le aspettative ed i sentimenti che agitano il cuore di ogni interprete giunto ad un passo dalla scrittura, quel primo ingaggio importante sognato a lungo, il coronamento di anni di studio vissuti fra accademia, seminari e piccoli passi nel mondo del teatro off, su palcoscenici polverosi ma attraversati da grande creatività e fantasia.
I sei candidati sono molto diversi l’uno dall’altra, la loro valigia dell’attore ha accumulato negli anni esperienze eterogenee e le delusioni immancabilmente vissute hanno applicato sui loro volti anche maschere non propriamente teatrali, quelle che si indossano quando ci si convince che per riuscire bisogna apparire più che essere. E sono maschere che molto spesso si trasformano in un boomerang, dagli effetti imprevedibili. In un ritmo incalzante nel quale si succedono interviste, esecuzioni di canto al microfono, monologhi e scene a due, coreografie singole e di gruppo, l’avventura dei sei candidati cattura il pubblico in un viaggio che mette a nudo anche qualche “vizio” personale degli aspiranti all’ingaggio.
Del resto l’attore è per sua natura l’ elevamento a potenza espressiva dell’essere umano, con le sue debolezze, le sue manie di perfezionismo e protagonismo, le sue ansie da prestazione, le sue incallite tendenze al ritardo. Un brillantissimo ritratto dell’uomo: così raro da essere unico.