Abbruzzese: drammatica la realtà delle liste di attesa a Frosinone
Mari Abbruzzese,esponente di Forza Italia, denuncia la drammatica situazione nelle liste di attesa per esami diagnostici a Frosinone,Alatri e Anagni
Riceviamo e pubblichiamo
Ben 336 giorni per un ecodoppler, 332 per una mammografia, 313 per un elettrocardiogramma dinamico. Questa è la dura realtà che riguarda le liste d’attesa a Frosinone. Inoltre, ad Alatri ed Anagni occorrono otto mesi e mezzo di fila addirittura per una spirometria, in pratica 254 giorni. Le politiche sanitarie messe in campo da Zingaretti, non sembrano sortire gli effetti sperati ed i cittadini continuano a fare i conti con disservizi che di certo non meritano visto le imposte che versano nelle casse regionali. Lo ha dichiarato Mari Abbruzzese, vice presidente della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e PMI.
Nonostante il piano varato otto mesi fa, finanziato con risorse pari a sette milioni di euro per effettuare 13.388 esami, 66.000 a Roma e 47.361 nelle province, e velocizzare i tempi di attesa,ci sono ancora ben 14 tipi di appuntamento che richiedono oltre 300 giorni di attesa ed altri 16 dove ne occorrono 200. Sono le stime del Recup regionale che danno questa triste panoramica e mettono in dubbio i provvedimenti che il governo regionale sta mettendo in campo per migliorare l’attività del servizio sanitario del Lazio.
Per quanto concerne la Provincia di Frosinone la situazione è sotto gli occhi di tutti, ma stiamo ancora aspettando che Zingaretti venga di persona, come promesso, a verificare lo stato delle nostre strutture sanitarie. Manco a dire che non è passato da queste parti, visto e considerato che durante la scorsa campagna elettorale ha girato da nord a sud la Ciociaria. Dunque, sia il governatore che il suo luogotenente in loco, il direttore generale del Asl di Frosinone, prima di annunciare rivoluzioni, ammodernamenti, e programmazioni innovative dovrebbero riuscire a porre soluzioni concrete alle criticità che affliggono la sanità di questa provincia, magari anche confrontandosi con chi, quotidianamente, vive la drammaticità di questa increscioso stato di cose,ha concluso Abbruzzese.